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Internet bene comune, da Zuckerberg all'Umbria

“Oggi Internet è inaccessibile a due terzi della popolazione mondiale. Come sarebbe il mondo se tutti potessero connettersi?”

Internet.org – Questo l'incipit del nuovo ambizioso progetto lanciato nei giorni scorsi da Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario del più popolare dei social network, Facebook. Un progetto che viene presentato come “partnership globale tra leader del settore tecnologico, organizzazioni non-profit, comunità locali ed esperti” per condividere saperi e strumenti al fine di portare, al grido comune di “Tutti connessi, ovunque.”, la connessione ad internet a tutta la popolazione mondiale. Tre le sezioni sulle quali punta la proposta sono l'accessibilità, l'efficienza e i modelli di business applicabili.

Le chritiche – Non sono di certo mancate le polemiche al sito, tacciato di essere una ingegnosa azione di marketing pro FB, più o meno ben camuffato. Di fatto, ogni passo verso la diminuzione del digital divide merita comunque attenzione, posto che il diritto di poter accedere alla rete è sempre in più occasioni considerato un diritto fondamentale dell'uomo. Di sicuro è degno di nota il video inserito nel nuovo sito di Zuckerberg: emotivamente coinvolgenti le immacini che fanno da contorno ad una ben selezionata serie di frasi estratte da un discorso del '68 di John F. Kennedy*.

La battaglia dell'Umbria – In prima linea per la stessa battaglia anche l'Umbria, che con varie azioni, sia infrastrutturali che di comunicazione, sta cercando di appianare il divario digitale del cuore verde d'Italia. Tra le varie iniziative messe in atto si può certamente menzionare il sito digitaldivide.umbria.it, il nuovo portale web che offre la possibilità di discussione e di segnalazione delle esigenze di connettività sul territorio umbro.

La risposta degli umbri – Buono il riscontro degli utenti che fa contare ad oggi più di 100 segnalazioni di mancanza totale di rete e oltre 40 indicazioni di banda insufficiente, tra aziende, pubblica amministrazione e semplici cittadini.
“Il progetto – ha affermato l’assessore regionale alle infrastrutture immateriali, Stefano Vinti – nasce dall’esigenza di monitorare lo stato del Digital Divide nel territorio regionale e si inserisce nell’ambito delle attività per l’Umbria Digitale legate all’Agenda Digitale Europea ed all’Agenda Digitale Italiana. L’obiettivo, secondo l’assessore, è quello di conoscere l’evoluzione dell’impegno che la Giunta Regionale ha avviato da tempo in Umbria per la costruzione di una rete digitale che possa coprire tutti i territori, soprattutto attraverso la banda larga. E’ un diritto quello di avere la possibilità di usufruire di una rete digitale adeguata ed accessibile, e tutti, cittadini ed imprese, dovrebbero avere lo stesso livello di copertura e di servizio. Il Portale, ha continuato Vinti, è stato realizzato da CentralCom in collaborazione con la Facoltà di Fisica dell’Università di Perugia e consentirà di mantenere un quadro accurato ed attuale della situazione di connettività regionale. L’aggiornamento sarà effettuato con il contributo dei cittadini, delle imprese, delle Pubbliche Amministrazioni e degli Operatori consentendo di evidenziare le aree regionali coperte e le criticità, o segnalando eventuali esigenze di integrazione e adeguamento delle infrastrutture causate dall’evoluzione della domanda di banda”.

La collaborazione dei cittadini – 
Il portale digitaldivide.umbria.it è uno strumento con cui l'utente può segnalare situazioni di carenza di servizi a banda larga o esigenze di maggiori prestazioni; costituirà un supporto grazie al quale le amministrazioni potranno elaborare politiche di sviluppo e incentivo delle infrastrutture per telecomunicazioni ed infine sarà un mezzo a disposizione degli operatori per fornire informazioni circa la copertura dei propri servizi.
“Gli obiettivi del progetto – conclude Vinti – che si concretizza con la realizzazione di questo portale, sono da un lato il superamento di ogni forma di esclusione digitale assicurando l’accesso alla rete come diritto universale e dall’altro favorire lo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione per sostenere una crescita ad alto contenuto tecnologico e di conoscenza”.

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*Il testo del video – I am not referring to the absolute, infinite concepts of universal peace and goodwill of which some fantasies and fanatics dream. Let us focus instead on a more practical, more attainable peace. This will require a new effort, a new context for world discussions. It will require increased understanding. And increased understanding will require increased contact. So let us not be blind to our differences, but let us also direct attention to our common interests, our most basic common link is that we all inhabit this small planet. We all breathe the same air. We all cherish our children's futures. And we are all mortal. (JFK – Discorso all'Università 1968)