Spoleto

Integrazione ospedali, le opposizioni vogliono vedere il documento

Il documento dei saggi sull’integrazione degli ospedali di Spoleto e Foligno ora finalmente c’è, ma della partecipazione ai consiglieri comunali, come era stato annunciato dal sindaco Fabrizio Cardarelli, ancora non ce n’è traccia. Per questo i gruppi di opposizione tutti hanno scritto una lettera al Presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili in cui chiedono che subito il documento sia consegnato alla IV Commissione consiliare, competente in materia di sanità, insieme alla conferenza dei capigruppo, l’organismo promotore dell’iniziativa.

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Questo il testo del documento inviato al Sindaco di Spoleto ed al Presidente del Consiglio Comunale dai gruppi di minoranza:

I saggi con i sindaci Mismetti e Cardarelli, l’assessore regionale Barberini ed il dg Usl 2 Fiaschini

I sottoscritti consiglieri, componenti della conferenza dei capigruppo, comunicano alle S.V. che il percorso individuato dalla IV Commissione allargata alla conferenza dei capigruppo ed approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, riguardante la stesura da parte di una commissione tecnica paritetica di un documento per l’integrazione degli ospedali di Spoleto e Foligno, è stato disatteso dal Sindaco con la consegna dello stesso all’assessore Barberini.

Con questo gesto il Sindaco ha disconosciuto gli impegni votati all’unanimità dal Consiglio comunale, andando non soltanto contro le forze di opposizione, ma scavalcando la sua stessa maggioranza, violando le più elementari norme della Democrazia.

Ora ritengono che l’unica azione istituzionale che le S.V. debbano mettere prontamente in campo sia l’immediata consegna del documento alla Presidente della IV Commissione per l’avvio della sua analisi politica in un tavolo allargato alla conferenza dei Capigruppo e alle associazioni dello Spoleto city forum e del Tribunale dei Diritti del Malato, nonché per un confronto paritetico con le realtà della Valnerina e del ternano facenti parte integrante della ASL 2, così come previsto da impegno di Consiglio. Nessun altro percorso è ritenuto accettabile”.

Laura Zampa vice Presidente del Consiglio Comunale gruppo PD; Aliero Dominici Capogruppo Gruppo Misto; Elisa Bassetti Capogruppo M5S; Dante Andrea Rossi Capogruppo PD; Alessandro Cretoni Capogruppo FI; Giampaolo Emili Capogruppo Lista Due Mondi.

“Siamo ancora una volta costretti a dover rilevare, da parte del Sindaco, – è il commento dei consiglieri che accompagna la lettera – l’ennesimo atto di arroganza e strafottenza, qualità che possiamo riconoscere al Sindaco Cardarelli, soprattutto in virtù del suo comportamento per ciò che concerne lo studio degli esperti (o Saggi) per la razionalizzazione dei servizi ospedalieri fra Spoleto e Foligno. Una idea questa nata e partorita nella nostra città; filtrata nei vari livelli istituzionali ed associativi; sollecitata momento per momento. Con un impegno ben preciso da parte del Consiglio Comunale nella sua unanimità: discuterne prima di presentare ufficialmente lo studio a chi di dovere. E come finisce? In barba alla correttezza istituzionale e infischiandosene del rispetto umano e dei ruoli elettivi, questo studio viene ufficialmente messo nelle mani della Regione, prima di essere visto, valutato, approvato  o corretto dalla città di Spoleto che lo aveva commissionato. Ci ritorna in mente una famosa frase nel film “Il marchese del grillo”: – io sono io, e voi non siete….! Temiamo che  Cardarelli, con il suo atteggiamento sia “suddito” della città della Quintana, unito ai suoi silenzi in merito alla partenza dal nostro ospedale di alte professionalità. La differenza sta nel fatto che il Consiglio Comunale di Foligno non è stato prioritariamente investito dell’iniziativa, lasciando a Mismetti libertà di azione.  Ben altro era avvenuto a Spoleto dove, ripetiamo, vi è stata una delibera consiliare ben definita e vincolante, completamente disattesa. Uno schiaffo politico da parte del Sindaco all’intera città. Per questo i consiglieri di opposizione chiedono a gran voce la consegna del documento attraverso la lettera allegata. Il Presidente del Consiglio svolga il suo ruolo di garante”.