Cronaca

Insulti sessisti “Pd Spoleto già sapeva ”, ecco le prove

Il pd di Spoleto, o meglio alcuni suoi autorevoli rappresentanti probabilmente sapevano degli insulti sessisti. Perché quello denunciato dal sindaco non è stato un caso isolato, ci sono dei precedenti”. Maria Elena Bececco, la vice sindaco di Spoleto finita alla ribalta delle cronache per essere stata fatta oggetto di insulti sessisti – contenuti in una mail inviata anche al Comune dove è stata bollata come “manovratrice transgender” –  rompe il silenzio con una lunga intervista a Tuttoggi.info. A denunciare pubblicamente l’episodio è stato martedì scorso il sindaco Fabrizio Cardarelli con una nota ufficiale. Per dovere di cronaca, l’autore della mail (non citato nella nota municipale) in queste ore ha mandato una lettera alla redazione in cui sostanzialmente ammette di averla trasmessa per errore al municipio ma che la frase, sempre a suo dire, non sarebbe rivolta alla Bececco bensì allo stesso Partito democratico. Tuttoggi ha deciso di non pubblicarne il testo in quanto, ai sensi della Legge sulla stampa, alcuni contenuti della stessa risultano altamente offensivi nei confronti di rappresentanti delle istituzioni. Quanto alla mail dello scandalo, che Tuttoggi.info può anticipare, lasciamo l’interpretazione ai lettori.

L’email contenente insulti sessisti

Ma veniamo all’intervista.

Professoressa Bececco, come sta vivendo questa vicenda? Con molta tristezza non solo per me come donna ma per tutte le donne, di qualunque ceto e con qualunque ruolo. Tanti e tante si riempiono ancora la bocca sui temi della parità di genere, sui diritti delle donne ma mi pare siamo ben distanti e il mio episodio, come altri recenti fatti che hanno riguardato donne impegnate in politica, ne è una triste conferma. Sono dispiaciuta per questo insulto sessista che svilisce l’immagine di una donna, mamma, insegnante e politico. E sono arrabbiata.

Certo. Le era mai capitato? Mai. Non mi è mai successo negli studi, pur essendo laureata in ingegneria che fino a qualche anno fa era un titolo di studio appannaggio degli uomini. Né sul lavoro; ho cominciato la mia professione come ingegnere in una fonderia e non ho mai subìto alcuna molestia o epiteto, né dai superiori, né dai colleghi che coordinavo. Idem nella scuola dove ho cominciato a insegnare da qualche anno, neanche in famiglia dove posso contare su un marito che mi aiuta in tutto. Siamo davvero ‘alla pari’ e meno male, altrimenti non potrei svolgere il mio incarico politico.

Il sindaco ha parlato di precedenti Purtroppo sì. Prima di questo increscioso episodio, già sui social, facebook in particolare, sono apparsi post con il termine “transgender” che rimandano alla mia persona anche se mai con riferimento esplicito. Queste persone sanno bene come muoversi, facendo carambole linguistiche, ricorrendo a continue allusioni così da identificare le vittime senza citarne il nome. In altri post sono stati addirittura presi di mira i miei familiari.

Può mostrarcene qualcuno? Vi mostro questo, risale al 22 maggio scorso. Due giorni prima a Trevi c’era stato un convegno su sanità e territorio, dove avevo dichiarato che resta valida l’idea di integrare gli ospedali di Spoleto e Foligno, nel rispetto però della dignità e del mantenimento dei rispettivi servizi di eccellenza, e che saremmo stati anche disponibili a unificare i nomi per rafforzare tale integrazione. Io e il sindaco fummo tacciati i

n alcuni comunicati come coloro che volevano cancellare il nome dell’Ospedale. Dunque, due giorni dopo un esponente del pd e rappresentante di una conosciuta associazione cittadina posta sul suo profilo Facebook una foto della nostra città; di lì a poco compare un post firmato dall’autore della mail offensiva di cui dicevamo prima….eccolo, leggete voi…”E meno male Fratello ! Metti i teli sulle località segnaletiche mi raccomando !! Altrimenti arriva la transgender e li fa cancellare!!! LORO  sono disposti a togliere anche il nome Spoleto !!”. Il bello è che questo commento osceno ha ricevuto il like del titolare del profilo Facebook che aveva postato la foto. Ebbene quel post fotografico registra ad oggi 177 like, tra cui quelli di almeno 6 tra consiglieri e dirigenti del piddì, 34 condivisioni e diversi commenti: non so ovviamente quanti di costoro hanno letto la frase offensiva…sicuramente diranno che nessuno ha fatto caso.

Insulti sessisti, il precedente su Facebook

Senta…. Volete  sapere un’altra cosa triste di questa vicenda?

Dica Nella serata del 16 agosto, poche ore dopo che il sindaco Cardarelli ha denunciato pubblicamente la mail offensiva, quel commento è sparito da Facebook. Così come altri, di cui però conservo gli screenshot e che ho passato ai miei legali.

Dunque non finirà qui Ovviamente procederò nelle sedi opportune. Lo ritengo doveroso sia nei confronti miei e dei miei familiari, sia di tutte le donne, essendo io anche assessore alle Pari opportunità. In questo senso tengo a sottolineare che reputo il termine transgender offensivo nei miei confronti solo perché falso e relativo alla sfera sessuale, ribadendo invece il mio rispetto per coloro che sentono di non appartenere al genere maschile o femminile e si comportano di conseguenza. Infatti a svilire la mia figura non sono stati solo questi ‘messaggi’ ma anche altri commenti sessisti come “mannequin”, “barbie” comparsi in rete presumibilmente da più mani.

Vuole fare il nome dell’autore di questi attacchi? Non mi interessa, aspettiamo che la magistratura accerti la sua e le altre eventuali responsabilità.

Come ha reagito la politica? I gruppi di maggioranza del consiglio comunale si sono immediatamente stretti intorno, chi con telefonate, chi con sms di solidarietà, così come i consiglieri di minoranza Alessandro Cretoni e Giampaolo Emili. I 5 Stelle sono intervenuti con un comunicato di solidarietà.  Dal  Gruppo misto, con l’unica eccezione di Cretoni, il silenzio più assoluto; mentre a leggere la nota stampa del gruppo pd , più che scusarsi mi pare abbiano rinforzato il loro personale pensiero…

Nessuna solidarietà dalle colleghe di minoranza? Ripeto, direttamente solo dalle colleghe della maggioranza. Sento di ringraziare, anche se lo ha già fatto il sindaco Cardarelli, la Presidente della Regione Catiuscia Marini per il suo tempestivo e importante messaggio, il segretario regionale del Pd Leonelli ed il Commissario del pd di Spoleto Carlo Antonini, gli ex sindaci Daniele Benedetti e Sandro Laureti, la Vice sindaco di Cannara, la portavoce delle democratiche Valia  Alianti Fedeli e le rappresentanti di alcune associazioni femminili. Sono solo alcune delle tante persone che si sono manifestate. Una telefonata per me importante, sotto il profilo politico, è stata quella dell’assessore regionale Luca Barberini il quale, oltre a dichiararmi la sua solidarietà, ha preso le distanze dal comunicato del gruppo consiliare pd dove si dice che non sarei all’altezza del mio ruolo.

Si aspettava un gesto dai 3 consiglieri del piddì che hanno ricevuto la mail offensiva, vero? Mi sembrava il minimo, ma hanno scritto che erano tutti in ferie e non avevano letto la loro casella di posta. Ne prendo atto anche se risulta strano che nel 2016, sempre presenti su whatsapp e social network, non abbiano guardato le proprie mail personali… Non solo, anche una volta letta la nota del sindaco, si sono ben guardati dal testimoniarmi una qualche vicinanza, se non ore e ore dopo che erano già intervenuti tutti i livelli del loro partito. Mi stupisce soprattutto la Zampa, quale donna, madre, insegnante ed esponente politico.

Lei da un po’ di tempo risulta particolarmente criticata da Pd e parte del Gruppo misto, che idea si è fatta? Non una idea precisa, credo che siamo solo all’inizio di un attacco portato maldestramente alla Giunta Cardarelli. Per fare questo si usano gli argomenti sulla sanità, tematica appunto sensibile e quindi facile da criticare. Peccato però che l’opposizione dimentichi che questa è materia della Regione e dello Stato dove l’unica azione possibile per un Comune è quella di interloquire con i superiori livelli, essere presenti e cercare di controllare per quanto possibile. Mi pare che finora, come elencato dal sindaco Cardarelli nel comunicato di martedì, siamo riusciti a farlo nel migliore dei modi e nell’interesse dei cittadini di Spoleto, come ha riconosciuto anche l’assessore Barberini.

Nel giro di un anno, avete praticamente perso 4 consiglieri, Cretoni, Dominici, Morelli e Saidi. Avrete un problema o no? Vi correggo, sono 3 visto che Sandro Cretoni, entrato nel Gruppo misto per aver aderito alla Lega Nord, continua a sostenere lealmente la nostra azione amministrativa. Dominici sappiamo che ha sempre teso ad allontanarsi da qualsiasi situazione definita, è un libero tiratore, forse andava valutata meglio la sua candidatura con la nostra lista civica. Su Saidi non mi esprimo perché non ho avuto modo di conoscerlo bene, mi pare però che il suo forte legame con Dominici abbia segnato anche il suo percorso.

E la Morelli?  Marina Morelli aveva probabilmente altre velleità politiche, nonostante la maggioranza gli avesse assegnato la presidenza di una Commissione importante come quella al sociale e sanità. Da presidente si è presentata agli uffici del sociale una sola volta, appena eletta, nel luglio del 2014 e in mia assenza; in due anni non mi ha mai fatto una telefonata per parlare magari di tematiche da affrontare insieme. Da parte sua ho registrato subito un certo rancore nei miei confronti; lo ricordo benissimo, era il giorno stesso della vittoria elettorale, quella che tutti dobbiamo al sindaco Cardarelli, senza il quale non ci sarebbe stato, dopo 60 anni, il cambiamento tanto atteso e riuscito grazie a due liste civiche.

Dunque nessuna crisi? Di sicuro possiamo e dobbiamo fare sempre meglio, considerando che siamo soprattutto presi dai tanti guai ereditati dal passato, ma non parlerei di crisi. Anzi, credo che le ultime defezioni abbiano rinsaldato la volontà della maggioranza in Consiglio e della Giunta a lavorare ancora di più al servizio dei nostri concittadini.

(Carlo Ceraso e Sara Cipriani)

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