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INSULTI AI PRECARI, SEN SAPORITO A BRUNETTA “COMPORTAMENTO DEPRECABILE” (Video, il mancato cazzotto – Dì la tua)

Non si spengono le polemiche dopo gli insulti pronunciati dal Ministro Brunetta ai precari del pubblico impiego. Il titolare del dicastero ha poi rettificato la sua ‘sparata’ (aveva detto “siete l’Italia peggiore”) affermando di non avercela con i precari ma con la “casta di privilegiati molto romani”. Un dietrofront che ha convinto ben pochi visto che la rete si è scaldata come non mai scagliandosi contro Brunetta. Per quelle affermazioni (guarda il video de Il Fatto Quotidiano) l’opposizione ha chiesto le dimissioni del ministro. Di oggi la presa di posizione del professor Learco Saporito, responsabile P.A. di Futuro e Libertà e già sottosegretario alla Funzione pubblica.
“Il Ministro Brunetta sta infrangendo tutte le regole del dialogo tra lavoratori pubblici e Governo e le sue uscite diventano un freddo atto di arroganza, inammissibile, deprecabile ed inaccettabile, soprattutto fuori dalla tradizione di dialogo democratico tra politica e cittadini” dice l’ex senatore, fedelissimo del presidente Fini. “Stiamo parlando di uomini e donne, soprattutto di molti giovani , sovente con una laurea o un titolo di studio conseguiti nelle nostre Università o scuole, sono persone con altissima specializzazione che amano il nostro Paese e che invece di poter avere un futuro migliore, portando la loro professionalità ed esperienza all’estero, hanno scelto di servire il proprio Paese, anche per questo meritano rispetto. Il primo obiettivo del “politico vero” – continua Saporito – è comprendere la realtà ma anche dare risposte concrete ai problemi del paese. Noi di Futuro e Libertà, chiediamo a tutte le forze politiche di respingere in maniera compatta le provocazioni del Ministro Brunetta il cui sferzante atteggiamento testimonia la mancanza di una concreta e reale visione del mondo del lavoro pubblico, soprattutto delle giovani generazioni che ci stanno solo chiedendo di dar loro una speranza per il futuro. A tale riguardo chiediamo al Governo di aprire un tavolo di discussione sui problemi del lavoro e soprattutto sul destino dei circa 230.000 precari della Pubblica Amministrazione”.
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