Si è insediato venerdì 31 ottobre il nuovo Ufficio di Presidenza di Anci Umbria. Durante la prima seduta, coordinata dal Presidente e Sindaco di Narni Francesco De Rebotti, lo stesso, nel suo intervento introduttivo ha esposto i criteri con i quali sono stati nominati
i coordinatori delle commissioni. “Dobbiamo avere una Anci Umbria che sappia coinvolgere non solo Sindaci e Amministratori, ma anche i Consiglieri Comunali in modo da allargare la nostra attività di rappresentanza in maniera più completa ed organica”. Il nuovo ufficio di presidenza, con la nomina dei 5 vice-presidenti di cui due vicari deve coordinare al meglio le nuove 22 commissioni
di lavoro in modo da dare omogeneità e completezza all’azione di Anci”.
Non sarà un’Anci monocratica, e ascolterà i bisogni di tutti i Comuni Umbri. Nel corso della seduta è stato affrontato anche il delicato problema della legge di stabilità che suscita notevoli preoccupazioni ed allarme non solo dei Sindaci, ma degli stessi cittadini. A tal
proposito è stato stilato un documento che Anci Umbria presenterà in occasione dell’imminente Assemblea Congressuale che si terrà a Milano dal prossimo giovedì 6 novembre. Una delegazione umbra parteciperà al Congresso nazionale, al quale interverranno anche il Presidente del Consiglio e molti Ministri. La delegazione desidera far sentire la voce dei cittadini dell’Umbria.
DOCUMENTO
“Dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria sono emerse forti preoccupazioni in merito ai gravi ed ingiusti tagli previsti dalla Legge di stabilità. Le comunità locali sono vicino allo stremo, non esistono più margini per ridurre la spesa senza che questa abbia dirette ripercussioni sui servizi.
I cittadini umbri si trovano a pagare tasse che servono a risanare il bilancio dello Stato e non a garantire i servizi fondamentali che le Amministrazioni offrono alla propria comunità. Anci Umbria è anche preoccupata per i tagli che colpiranno Regioni e Province, in quanto questi avranno ripercussioni sui bilanci delle amministrazioni comunali. Se i comuni, oltre ad offrire servizi ai propri cittadini devono continuare anche a garantire la coesione sociale e lo sviluppo del territorio, devono avere una propria autonomia fiscale e non essere semplici esattori dello Stato!
Un fermo NO ai tagli lineari che mettono sullo stesso piano comuni virtuosi e non!I tagli veri li deve fare “l’elefantiaca struttura’ dello Stato: i comuni hanno già risparmiato nel corso di questi ultimi anni più di 16 miliardi, ora tocca ad altri!
La nuova ‘contabilità’ neutralizza gli effetti positivi della rivisitazione del Patto di Stabilità, che, sommando i tagli relativi alla nuova Legge di Stabilità, vedrà i comuni costretti a sopprimere servizi essenziali quali mensa e trasporti. Pertanto si chiede il rinvio della applicazione della nuova legge di bilancio, nella parte che riguarda la nuova introduzione del regime di contabilità.
Anche i Comuni Umbri sono consapevoli della grave situazione economica del nostro Paese e sono disponibili, come è sempre stato, a fare la lo parte, ma non come è stato richiesto fino ad oggi.
Se dai prossimi incontri tra ANCI e Governo non si riusciranno ad avere risposte soddisfacenti si invitano tutte la Anci Regionali, ed in particolare Anci Nazionale, ad alzare il livello di protesta, attuando, se necessario forte azioni di mobilitazione e dissenso”.