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Inquinamento fiumi nella Valle Umbra sud, Regione assicura la priorità | Appello comunità Bevagna

La condizione critica in cui versano i fiumi che attraversano la Valle Umbra Sud deve essere una priorità per tutta la Regione. Questo il grande appello lanciato dai cittadini del Comune di Bevagna durante l’incontro pubblico all’auditorium Santa Maria Laurentia dove i presenti hanno potuto confrontarsi con i principali soggetti deputati a livello regionale alla salvaguardia dell’ambiente.

Appello che l’Assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini ha raccolto e subito rilanciato pianificando, già per la prossima settimana, un tavolo di lavoro attorno al quale saranno convocati tutti i sindaci del territorio insieme a coloro che, già presenti ieri sera, si occupano di controllare, gestire e garantire attraverso il proprio lavoro il benessere ambientale. Ad ascoltare le preoccupazioni dei cittadini insieme al sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa, lo stesso assessore Cecchini oltre al responsabile dell’Arpa Umbra Sud, Luca Proietti, il presidente della Valle Umbra Servizi, Maurizio Salari, il presidente del Consorzio Bonifica Umbra, Giuliano Nalli.

Presenti anche alcuni sindaci, vice sindaci, consiglieri e tecnici in rappresentanza dei diversi Comuni interessati da tale problematica. Obiettivo dell’incontro quello di iniziare un percorso che porti ad individuare le cause del problema e ad intervenire. “L’Amministrazione ha esplicitamente dimostrato – dichiara il sindaco Falsacappa – di avere consapevolezza dei problemi del paese e di essere vicina ai cittadini, ma anche di capire l’importanza di muoversi insieme a quegli organi che operano nel territorio, in particolare alla Regione e all’Assessore all’agricoltura e all’ambiente, Fernanda Cecchini, che ha raccolto le preoccupazioni della comunità e ha dato l’avvio ad un percorso che terrà conto di tutte le criticità emerse”. Lo stato di inquinamento dei fiumi Marroggia, Teverone e Timia esiste ed è serio e non può essere più rimandato.

Durante l’incontro gli organi che operano in quest’ambito hanno reso note le attività messe in atto in questi ultimi anni, dal lavoro svolto dagli impianti di depurazione gestiti dalla Valle Umbra Servizi alle attività di controllo costanti e scrupolose dell’Arpa, senza tralasciare la necessità di riscrivere continuamente accordi di programma e nuovi modelli di sviluppo che monitorino la regolarità delle azioni delle imprese e dei cittadini. Risale a pochi giorni fa, il 3 novembre, la firma della convenzione tra Bevagna e Foligno che prevede l’installazione di due centraline di monitoraggio, una a controllo dell’Alveolo e un’altra nella zona di Case Vecchie.

A confermare la notizia Luca Proietti dell’Arpa che nel suo intervento ha illustrato lo stato di criticità del territorio dal 2008 ad oggi. “Il reticolo – ha spiegato – diviso in tre parti, nel periodo 2008-2012 risultava secondo gli indicatori dell’Arpa di livello scarso in due dei tre tratti e cattivo nell’altro. Leggero miglioramento tra il 2013 e il 2015 quando, applicando gli stessi criteri, quel tratto che risultava cattivo è diventato scarso. Per quanto riguarda il monitoraggio che dovrà  uscire nonostante non siamo ancora ad uno stadio sufficiente possiamo evidenziare ulteriori miglioramenti dal punto di vista ecologico, non abbiamo invece grosse criticità sotto il profilo chimico-tossico.

Ad insistere maggiormente su questo reticolo è infatti la presenza di azoto dovuto alla grande presenza di allevamenti ed aziende agricole”. Diversi i cittadini intervenuti durante il dibattito, tra questi Mario Lolli in rappresentanza del Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria di Bevagna che ha addirittura avanzato all’Assessore regionale la richiesta dello stato di criticità ambientale oltre a chiedere tutta una serie di delucidazioni sulle concessioni ma anche un monitoraggio più omogeneo sulle statistiche riguardanti i tumori. “Abbiamo bisogno di sapere se questa questione è prioritaria per la Regione – è stata la domanda perentoria di Lolli – chiediamo un tavolo tecnico con tutti i sindaci il prima possibile perché è necessario cambiare modello di sviluppo e per farlo dobbiamo essere un corpo unico”.

Richiesta recepita dall’Assessore regionale: “Verificheremo le criticità. – afferma la Cecchini – L’impegno è di iniziare un percorso già dalla prossima settimana per capire quale sia il problema e come risolverlo. E’ vero che le risorse a disposizione non sono tante ma proprio per questo va individuata la causa per non dissipare le energie”. Da adesso in poi si entrerà nella fase calda della questione, una fase in cui è importante sapere di poter contare sull’appoggio di tutti. Alla fine dell’incontro, anticipando la pubblicazione delle graduatorie e quindi in maniera ufficiosa, l’Assessore Cecchini ha dato notizia dell’ok da parte della Regione ai finanziamenti dei due progetti del PSR presentati dal Comune di Bevagna.

“Vi voglio confidare – conclude il sindaco – che mi ha fatto piacere, sapere che i progetti del PSR che abbiamo presentato, complessi e molto articolati, sono stati finanziati per circa 1milione e 500 mila euro. Anche questa è una grande vittoria per tutta la nostra comunità di cui dovremmo essere tutti contenti, perché sono soldi che la Comunità Europea ci ha riconosciuto a fronte di progetti ben fatti, soldi che ricadranno sul nostro territorio”.