La nostra salute può risentire in maniera tutt’altro che trascurabile dell’esposizione all’inquinamento acustico, e qualsiasi medico potrebbe confermarlo, nonostante ciò tale minaccia tende spesso ad essere sottovalutata.
Non è semplice sbilanciarsi su quali possano essere le ragioni per cui l’inquinamento acustico è considerato un pericolo “di serie B”, ma probabilmente influisce il fatto che gli effetti negativi dell’esposizione a questa tipologia di inquinamento si palesano solo nel lungo periodo.
Proprio per questa ragione, peraltro, quando questi problemi di salute vengono a manifestarsi si fa molta fatica a ricollegarli alla loro reale causa, ovvero appunto all’esposizione a tale forma di inquinamento, e anche questo fa tendere a sottodimensionarne la pericolosità.
L’inquinamento acustico, dunque, è un nemico non solo invisibile, ma anche estremamente subdolo.
Alcuni recenti dati presentati da EEA, European Environment Agency, sono tutt’altro che rassicuranti: secondo quest’agenzia europea, infatti, i cittadini europei esposti a significativi rumori dovuti al traffico stradale, da intendersi come superiori a 55 decibel, sarebbero ben 113 milioni.
Le cifre relative agli effetti negativi dell’inquinamento acustico sono ancor meno confortanti: secondo EEA, infatti, per tale ragione 22 milioni di persone in Europa soffrirebbero di fastidi cronici, mentre 6,5 milioni di significativi disturbi nel sonno.
Ogni anno, inoltre, l’inquinamento acustico causerebbe 48.000 casi di cardiopatie ischemiche e ben 12.000 morti premature.
Sulla base di quanto detto, dunque, è evidente come proteggersi dall’inquinamento acustico sia importante; in troppe occasioni si tende a pensare che convivere con questi fastidi sia inevitabile, ma non è affatto così.
Certamente negli spostamenti urbani si può fare poco contro questa forma di inquinamento, ma nella propria abitazione, che è peraltro il luogo in assoluto più importante in termini di salubrità acustica, ci sono svariati modi per godere del dovuto comfort e preservare così la propria salute.
Anzitutto, va detto che finestre e portefinestre sono il principale canale attraverso cui i rumori esterni riescono a insinuarsi negli interni, di conseguenza, nella grande maggioranza dei casi, installare degli infissi ben coibentanti è più che sufficiente per rendere l’immobile perfettamente silenzioso.
In rete si possono facilmente trovare aziende specializzate in serramenti con caratteristiche tecniche di questo tipo, come è il caso di finestreantirumore.it.
Nel caso in cui un immobile sia particolarmente esposto a rumori molto forti, inoltre, si può pensare di realizzare delle soluzioni insonorizzanti installando degli appositi pannelli; ciò comporta una spesa, certamente, ma saprà restituire non poca salute.
Per quel che riguarda il riposo notturno, se il sonno è disturbato da rumori lievi e occasionali, l’uso di semplici tappi acustici è sufficiente per riuscire a riposare bene.
EEA, in alcune recenti statistiche relative all’anno 2022, ha fatto il punto su quali sono le nazioni europee dove, nelle aree urbane, la popolazione è esposta a rumori significativi dovuti al traffico stradale.
Il Paese più “rumoroso” è risultato essere Lussemburgo, dove ben l’80% della popolazione residente nelle aree urbane è esposta a questo tipo di inquinamento acustico, quello più “silenzioso”, invece, è risultato essere Malta, con una percentuale vicina al 15%.
E l’Italia? Nella nostra nazione la situazione non è tra le più floride, dal momento che più del 40% della popolazione residente nelle aree urbane è esposto a inquinamento acustico dovuto a traffico veicolare.
Un motivo ulteriore, questo, per prestare la dovuta attenzione a questa minaccia, rendendo in primis più confortevole la propria abitazione.