FIM CISL di Terni e Delegati FIM delle RSU

La Segreteria Provinciale della FIM CISL di Terni e i Delegati FIM delle RSU del Gruppo ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni:
esprimono moderata soddisfazione per la conclusione della vicenda INOXUM approdata alla vendita di tutto il settore inox della multinazionale tedesca ad una Società industriale come quella di OUTOKUMPO, scongiurando così di fatto l’ipotesi, non accettabile, di vendita a fondi speculativi;
ritengono che per poter dare un giudizio compiuto su gli effetti di tutta l'operazione essa dovrà essere prima sottoposta alle verifiche della normativa anti trust prevista dalla Comunità Europea auspicando che tale operazione sia completamente approvata onde evitare pericolose ricadute, non solo sul progetto di vendita, ma sullo stesso Gruppo TK AST;
ritengono, nel frattempo, indispensabile conoscere e discutere il vero piano industriale e gli investimenti previsti dal nuovo assetto societario e industriale per verificarne in concreto gli impegni sulla valorizzazione del sito di Terni, sulle ricadute occupazionali e, più in generale, della presenza in Italia, proprio attraverso appositi incontri sia con la Società cedente (TK AG), sia sopratutto, con quella acquirente (OUTOKUMPU);
chiedono la ripresa urgente del confronto a Palazzo Chigi con il Governo Italiano, con la presenza sia dei rappresentanti di ThyssenKrupp AG, che manterrebbe, almeno per i prossimi 3 anni, una partecipazione azionaria di circa il 30%, e sia con i rappresentanti di OUTOKUMPU maggior azionista della nuova società, con il loro 70%;
chiedono alle Istituzioni Locali, al Governo italiano una rapida ripresa del confronto su quanto previsto dal Protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo del territorio di Terni-Narni, siglato il 4 Agosto 2005 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dato che tale Patto prevedeva una serie di interventi per l’adeguamento e lo sviluppo infrastrutturale e logistico, volti a ridurre le diseconomie esterne in modo tale da consentire il potenziamento della competitività dell’area Terni-Narni e di tutto il territorio umbro, favorendo il trasporto e la distribuzione delle merci, anche attraverso il miglioramento dei traffici con il porto di Civitavecchia, alla luce del nuovo assetto Societario del Gruppo INOXUM confluito in OUTOKUMPU che dovrebbe fare del sito di Terni una pietra angolare delle produzioni e delle strategie commerciali della multinazionale finlandese;
ritengono indispensabile, per la realizzazione dei volumi previsti per Terni il completamento di quanto previsto e ancora non attuato dallo stesso Patto di Territorio che se, ancora derogato, potrebbe, da subito, rendere inefficiente il progetto industriale previsto per il Gruppo TK AST con pericolose ricadute sia per l’occupazione e sia per l’intero territorio;
chiedono il completamento del raccordo autostradale ORTE-CIVITAVECCHIA, quello della Strada Provinciale VETRALLA-TUSCANIA fino alla S.S. 1BIS in località CINELLI e quello del lotto CINELLI all’innesto con la S.S. AURELIA;
ritengono che il protrarsi di tale situazione rappresenti una criticità preoccupante e ostativa non solo per i flussi di tutto il materiale in entrata e in uscita verso e dal sito di Terni, ma pericolosa per la reale ed effettiva coniugazione del progetto che OUTOKUPU ha sul sito di Terni;
segnalano come pericolo ostativo alla piena realizzazione del progetto OUTOKUMPU che ha su Terni il fatto che l’uscita attuale a TERNI EST, in località SAN CARLO, non preveda l’innesto diretto su Viale Breda, Viale lungo il quale insistono le portinerie di accesso/uscita di merci dallo stabilimento di TK AST. Per il breve tratto mancante, che consentirebbe di ridurre il tragitto per l’innesto di circa 1 Km non esiste ad oggi un progetto, né risulta essere stato appaltato. Ciò comporta un aggravio dei tempi di percorrenza dei mezzi stradali in entrata ed in uscita, che va ad appesantire in maniera particolare il trasporto dallo stabilimento siderurgico al Centro di Finitura, in località Sabbione, concorrendo ad un aumento degli oneri di autotrasporto ed un aggravio delle fonti inquinanti;
ritengono quanto alla viabilità e alla logistica ferroviaria che è di fondamentale importanza per TK AST e il progetto OUTOKUMPU irrinunciabile il mantenimento e lo sviluppo dello scalo merci alla stazione di Terni;
ritengono che nella urgente ripresa del confronto con i firmatari del Patto di Territorio si tenga conto che, nonostante le misure adottate dal Governo e dal Parlamento che hanno già comportato una riduzione del costo dell’energia elettrica, altrimenti insostenibile per le aziende “energivore” come TK AST rimane a tutto oggi aperto il discorso energetico previsto dal Patto di Territorio del 2005 che se non risolto potrebbe pregiudicare il progetto OUTOKUMPU previsto per Terni;
ritengono che la competitività del Gruppo non passi solo sugli investimenti sino ad ora fatti che hanno ammodernato sia il processo che lo stesso prodotto, ma che trovi il suo reale punto di equilibrio sulle capacità delle risorse umane impiegate in tutto il sito che con la propria professionalità e impegno hanno contribuito a rendere il Gruppo TK AST uno dei siti migliori in termini di produzioni e risultati;
ritengono indispensabile il mantenimento dell’attuale occupazione e la rapida stabilizzazione dei contratti a tempo determinato ancora esistenti.