Parte in questi giorni Terni Smart People, il progetto dell’amministrazione comunale che punta a rilanciare nel tessuto della città il tema dell’innovazione sociale. Di fronte ai cambiamenti sociali, economici e culturali le città sono cambiate a modificare il loro approccio e la loro visione. Il progetto propone di ripensare a modelli di sviluppo che tengano conto della memoria storica, ma che mettano in luce nuovi asset strategici sui quali puntare sistemi di welfare che soddisfino i fabbisogni crescenti ed in continua evoluzione. Si impongono quindi nuove sinergie tra pubblico, privato e sociale che in maniera virtuosa “colmino” quegli spazi vuoti che il cambiamento delle condizioni ha consolidato. Quando si parla di Rigenerazione Urbana non si parla infatti solo di luoghi fisici e sarebbe erroneo partire da quelli. E’ necessario uscire dal modello del “cosa ci facciamo” per arrivare a “ A cosa ci serve?”. Un modello che vede al centro dell’azione la persona più che il luogo, la comunità più che lo spazio. Le esperienze maturate in altre parti d’Europa dimostrano come la partecipazione attiva dei cittadini sia indispensabile per trovare soluzioni condivise. Soluzioni in grado di individuare, sostenere e sviluppare politiche di sostenibilità in cui trovino equilibrio gli interessi sociali, ambientali ed economici. Terni Smart People parte da con questa filosofia e si addentra nel contesto sociale ternano in maniera inclusiva e creativa cercando di mettere in luce le caratteristiche di futuro.
Nella prima parte del progetto, realizzato in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è stato destinato all’ascolto, con una serie di interviste aperte dalle quali sono emersi i primi input . In seguito verranno coinvolti esponenti della società locale per condividere strategie e visioni, il tutto contornato da una comunicazione che farà veicolare le informazioni.
“La città di Terni – commenta la Vice Sindaco Francesca Malafoglia– come altre a livello nazionale ed internazionale si trova in una fase di cambiamento che riguarda il sistema produttivo, la città ma soprattutto le persone con i loro bisogni. E proprio le persone con le loro propensioni e aspirazioni sono al centro dell’azione di rigenerazione urbana, del rinnovamento degli spazi e di un nuovo modo di vivere ed abitare la città. I fondi strutturali FESR e FSE diverranno il mezzo per sperimentare un metodo di innovazione di processo che deve portare ad un cambiamento dei rapporti tra pubblico, privato e sociale.”
Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 28 maggio presso il quartiere di S. Valentino: quest’appuntamento sarà l’epilogo della fase di apprendimento, ascolto e scambio, una fase laboratoriale da cui deriveranno le idee, le aspirazioni e i possibili scenari di sviluppo per il quartiere San Lucio e per la città tutta. La presentazione invece dell’intero lavoro è prevista nell’ambito dell’iniziativa Terni Urban Generation in programma il 10 e 11 giugno.