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Informazione, Vinti su dissequestro articoli “TUTTOGGI” / “Salvaguardata libertà della rete”

Esprime soddisfazione l’assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche, Stefano Vinti, per la sentenza emessa dal Tribunale di Perugia che annulla il sequestro preventivo dei tre servizi pubblicati dal giornale “Tuttoggi.info” relativi alle intercettazioni che compaiono nell’inchiesta giudiziaria sulla Banca Popolare di Spoleto.
“Una decisione, quella del Tribunale, che ristabilisce il giusto ruolo dell’informazione in generale e tanto più della ‘rete’, come luogo della libertà, della libera espressione e della creatività e che, proprio per tale natura – afferma l’assessore Vinti – contrasta con ogni forma di controllo e di censura”.
“Pertanto – continua Vinti – sosteniamo in generale che il diritto alla connessione debba essere per tutti e riteniamo opportuno che i contenuti che vi navigano non debbano subire limitazioni, ovviamente salvaguardando il rispetto pieno della legalità e delle regole”.
“La censura posta in essere nei confronti del quotidiano on line, a cui erano stati sequestrati tre articoli sul caso della banca spoletina – continua l’assessore – rappresenta un fatto gravissimo, contrario a qualsiasi principio di libertà, ivi compresi il diritto di cronaca e di informazione. Per questo la decisione del Tribunale pone rimedio ad un vero e proprio vulnus democratico, intollerabile per un paese civile e rappresenta un fatto di giustizia che riattribuisce all’informazione in generale e, in particolare a quella in ‘rete’, la sua funzione di diritto all’informazione per tutti”.
“La Regione Umbria è stata la prima regione italiana, tra l’altro, ad approvare una legge che sancisce il diritto di internet per tutti – ha aggiunto – Lo ha fatto consapevole che l’accesso e l’utilizzo della rete fanno parte, a tutti gli effetti, del corredo di diritti e di garanzie connesse alla cittadinanza, tanto più in una fase storica in cui internet rappresenta lo strumento più agevole per la possibilità del cittadino di informarsi. Purtroppo, con un meccanismo perverso, alla crescita degli utenti ad internet corrisponde un aumento dei tentativi, più o meno striscianti, di porre un bavaglio a tutte quelle realtà editoriali, blog, siti che fanno informazione. E forse non è un caso che lo stesso governo nazionale sembra non colga l’opportunità che la rete offre anche per uscire dalla crisi economica e la cancellazione dei fondi dalla bozza di proposta per lo sviluppo ne è una drammatica testimonianza”.

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