Giulio Tarro, Primario emerito presso l'A.O. “D.Cotugno” di Napoli e Adjunct professor presso la Temple University di Philadelphia, dove ha spesso collaborato con il noto ricercatore napoletano Antonio Giordano dello Sbarro Institute, anche in progetti come la Human Health Foundation Onlus – la promettente Fondazione nata a Spoleto nel 2006 – da il suo punto di vista sull`allarme virus A/H1N1 in Italia.
I dati sul virus A/H1N1 in Campania, in particolare, spaventano. Chi monitora la situazione oggi?
Dal momento che si è osservato un aumento di mortalità a Napoli per questa epidemia, si è creato un certo panico per questa apparente stranezza in Campania. Anzitutto dobbiamo sapere che il laboratorio di virologia del Cotugno fa parte della rete di sorveglianza sul virus influenzale come unico centro riconosciuto dal Ministero della Salute per la nostra Regione: questo permette di effettuare il test per la nuova influenza A/H1N1 e di correlare la diagnosi con i casi ricoverati, quelli ambulatoriali, e soprattutto con tutti i casi gravi che vengono portati, spesso in fase terminale, allo stesso ospedale. Pertanto è ragionevole ipotizzare che per molti decessi registrati nel frattempo altrove, e ci riferiamo ovviamente ad altre regioni, non vi sia la stessa capacità e possibilità di correlare la diagnosi virologica alla causa di morte soprattutto quando il virus influenzale agisce come cofattore.
Quanto sarà efficace il vaccino per la malattia?
Il vaccino per il nuovo virus influenzale A/H1N1, ormai in distribuzione, sarà efficace nel prevenire la malattia nel 70-80% dei casi, 2-3- settimane dopo la sua somministrazione per via intramuscolare, tempo necessario perché l' organismo sviluppi gli anticorpi specifici. Sembra che possa essere sufficiente una sola dose senza ricorrere alla seconda vaccinazione 30 giorni dopo la prima.
Considera necessario il ricorso al vaccino?
La massiccia campagna promozionale sul vaccino è giustificata dal fatto che arrestando l' influenza, la maggior parte della popolazione verrà protetta perché si riduce la diffusione del virus che, sebbene non aggressivo, è però molto contagioso. I vaccini prototipo, preparati in anticipo, non hanno registrato effetti collaterali indesiderati, ad eccezione di blande reazioni già osservate per i simili vaccini antinfluenzali stagionali.
Costerà vaccinarsi e a chi è maggiormente consigliata?
Il vaccino sarà gratuito e somministrato dai medici di famiglia e pediatri di base o nelle strutture ospedaliere. La vaccinazione non è obbligatoria, ma solo raccomandata a partire dai 6 mesi soprattutto per i bambini con malattie croniche e i prematuri sotto i 2 anni, e per le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza per proteggere anche i neonati. Il Ministero della Salute ha disposto di vaccinare in via prioritaria il personale sanitario, gli addetti ai servizi pubblici essenziali, di pubblica sicurezza e protezione civile, i donatori di sangue periodici, le persone a rischio di età estesa fino ai 65 anni. Successivamente verranno vaccinati le persone di età compresa tra 6 mesi e 27 anni non inclusi nelle categorie precedenti. Il vaccino è sconsigliato a chi è allergico alla proteina dell' uovo, perché vengono usate uova embrionali di pollo per la sua produzione. Si in Italia che soprattutto in Campania i vaccini sono già in consistente distribuzione.
Quale il decorso, sino alla convalescenza?
la malattia tra incubazione, sintomatologia reale e convalescenza si risolve in sette – dieci giorni, mentre l' epidemia durerà diversi mesi e probabilmente molto più a lungo. Esiste un rischio potenziale di ricombinazione genetica con virus influenzali umani già circolanti che potrebbe esitare in una variante virale capace di una trasmissione da uomo a uomo di tipo aggressivo e più dannosa.