INFILTRAZIONI MAFIOSE IN UMBRIA: VARATA LA COMMISSIONE D'INCHIESTA - Tuttoggi.info

INFILTRAZIONI MAFIOSE IN UMBRIA: VARATA LA COMMISSIONE D'INCHIESTA

Redazione

INFILTRAZIONI MAFIOSE IN UMBRIA: VARATA LA COMMISSIONE D'INCHIESTA

Mer, 21/01/2009 - 10:24

Condividi su:


Sì unanime del Consiglio regionale alla Commissione d'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria, proposta dai consiglieri Stefano Vinti (Prc), Ada Girolamini (Sdi-Uniti nell'Ulivo) Pavilio Lupini (Prc) e Fabrizio Bracco (Pd). Sarà composta da cinque membri, tre indicati dalla maggioranza e due dalla opposizione; durerà in carica sei mesi, opererà senza oneri aggiuntivi. Rispetto alla proposta iniziale, laddove si parla di contrasto, delle amministrazioni pubbliche, “nei confronti della criminalità organizzata in materia di smaltimento dei rifiuti”, la Commissione allargherà il campo di indagine al “narcotraffico” ed alle “acquisizioni di imprese e attività economiche”.

Al voto unanime si è giunti dopo il dibattito che pur fra distinguo e un sostanziale rilievo formulato dalle opposizioni sul tema dei mancati controlli in tema di infiltrazioni, diffusione della droga e della criminalità, ha visto recepire l'impostazione della relazione che accompagnava la proposta di atto interno illustrata da Stefano Vinti e che ha insistito molto sul concetto di “cultura delle legalità” da difendere in primo luogo in sede politica e delle istituzioni pubbliche. Nel dispositivo approvato, la Commissione dovrà anche “verificare i possibili effetti del fenomeno sulla vita economica e sociale della Regione e le misure adottate per prevenirne la diffusione”, verificare le azioni poste in atto dalle amministrazioni pubbliche per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di smaltimento dei rifiuti; controllare il rispetto della normativa vigente in tema di controlli antimafia da parte di tutte le amministrazioni pubbliche che affidano appalti in ambito regionale” e porre particolare attenzione alle “deliberazioni emanate dal Cipe per il finanziamento delle piattaforme logistiche da realizzare a Città di Castello-San Giustino, a Terni-Narni e Foligno”. La Commissione d'inchiesta, è scritto nella proposta, “dovrà inoltre individuare le prescrizioni da trasferire all'interno di una proposta di Protocollo di legalità da siglare tra Regione Umbria, Prefetture di Perugia e di Terni, Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e le altre stazioni appaltanti che operano in ambito regionale”.Illustrando la proposta in apertura, lo stesso Stefano Vinti, capogruppo di Prc, e primo firmatario della richiesta, ha detto: “Nel 2001 l'Umbria era ancora considerata terreno non fertile; ma sette anno dopo, la relazione della Commissione parlamentare antimafia la definisce base di smistamento progettazione e investimento degli affari delle mafie italiane e straniere, con presenze accertate di notissime famiglie mafiose (Albanese Facchineri, Asciutto e Grimaldi). E' cresciuto a dismisura il traffico di droghe (si venderebbero circa 6.000 dosi giornaliere) e la regione intera sta diventando crocevia per le rotte di cocaina dal Nord Ovest, eroina afgana, hascisc dal Sud. Siamo la quarta regione d'Italia per quantitativi di cocaina sequestrati e fra le prime per spacciatori stranieri e per morti per droga. Ci sono anche “dati certi sulle infiltrazioni che riguardano tre filoni principali: la droga, il mattone, e il cemento”. Sono, tutti segnali preoccupanti dell'aggravarsi del fenomeno criminale che finalmente le forze dell'ordine contrastano con efficienza. Ne siamo soddisfatti, ma questo conferma il ruolo centrale di Perugia nel commercio della droga. La nostra cultura della legalità deve metterci al riparo da questa metastasi e un ruolo chiaro lo devono avere la politica e le istituzioni. E' a questi livelli che occorre creare allerta e mobilitazione delle coscienze. Servono anche atti conseguenti delle istituzioni per evitare che si reinvestano nella nostra economia legale, capitali che vengono da attività illecite. Temiamo effetti tragici e una vera a propria rottura della legalità che dobbiamo prevenire ed evitare. Ringraziamo le associazioni che ci hanno sollecitato a cominciare da Libera. Ci auguriamo che la commissione operi al più presto nell'interesse della collettività”.

Il dibattito:

ALDO TRACCHEGIANI (La Destra) “LE AMMINISTRAZIONI LOCALI NON HANNO SAPUTO REAGIRE, SONO MANCATI I CONTROLLI, Prendiamo atto di una proposta importante che nasce in un momento particolare e la sosterremo; ma ricordo che noi stessi nel 2007 avvertimmo pubblicamente che c'erano problemi legati alla ricostruzione, favoriti dalla mancanza di controlli. Oggi nell'Umbria, ex isola felice, le indagini mettono in luce gli interessi illeciti che coinvolgono anche operatori locali. Un anno fa ci furono arresti che identificavano rapporti illeciti fra mondo politico ed imprenditoria. Per troppi amministratori la politica è solo attenzione per gli affari. Questo dimostra che le amministrazioni locali non hanno saputo reagire, sono mancati i controlli, anche in occasione della ricostruzione post terremoto. Disinteresse si è dimostrato anche verso il crescente traffico di droga e il malaffare in genere una vera emergenza regionale. In proposito auspico un voto favorevole del Consiglio alla proposta del collega Franco Zaffini. Perugia è la seconda città di morti per overdose. Dobbiamo chiederci perché sono in aumento gli spacciatori, la prostituzione i fenomeni criminosi che hanno trovato sempre un atteggiamento blando delle istituzioni locali”.

FIAMMETTA MODENA, capogruppo (FI-PDL) “SÌ ALLA COMMISSIONE, MA DEVE ESTENDERE I LAVORI AL TERMA DEL NARCOTRAFFICO E DELLA RICOSTRUZIONE. La macrocriminalità inquina il nostro tessuto economico. Fino ad oggi abbiamo fatto l'errore di non parlarne nella massima istituzione, il Consiglio regionale. La premessa alla richiesta, indipendentemente dal dispositivo, per noi è un fatto politico importante e quindi ne condividiamo in pieno la finalità con una aggiunta che non può essere disattesa e che sarà oggetto di un preciso emendamento. La Commissione non può esimersi dal fare considerazioni sul passato recente, anche quello denunciato e sul silenzio ingiustificato delle istituzioni. C'è l'esigenza di innalzare il livello di sicurezza dei cittadini. Il nostro sarà un sostengo pieno e convinto alla istituzione della Commissione ed al suo funzionamento a condizione che fra i temi da affrontare siano inseriti esplicitamente il problema del narcotraffico e quello delle infiltrazioni verificatesi in occasione della ricostruzione post terremoto. Con queste aggiunte siamo disponibili a votare a favore del documento”.

FRANCO ZAFFINI (AN-PDL): “ACCOGLIAMO LA PROPOSTA AUGURANDOCI LA STESSA ONESTA' INTELLETTUALE DA PARTE VOSTRA SULLA COMMISSIONE SPECIALE PER LE TOSSICODIPENDENZE – Finalmente vi siete accorti che in Umbria c'è un problema reale che riguarda il tessuto sociale, la perdita del controllo su pezzi di territorio. La colpa è di chi ha minimizzato certi fenomeni scambiando per critica politica la lettura degli stessi. Quindi siamo soddisfatti, anche se vorrei ricordare che una nostra proposta identica di costituire una commissione fu bocciata, mentre adesso l'avete fatta vostra e la riproponete. Noi, invece, la voteremo, auspicando la stessa onestà intellettuale da parte vostra quando presenteremo la nostra proposta di istituire una commissione speciale per il contrasto al fenomeno della tossicodipendenza che si integra con la problematica delle infiltrazioni malavitose. La droga, infatti, è il biglietto da visita delle organizzazioni criminali, ed incide profondamente sia sul piano sanitario che a livello di ordine pubblico e sicurezza per i cittadini. E' di oggi la notizia dell'ultimo morto per overdose nel centro storico di Perugia e proveniente, come tanti altri, da fuori regione. Giungono qui perché nel nostro territorio la droga costa meno e c'è più traffico di sostanze stupefacenti. Per tacere del sommerso dei disagi delle famiglie lasciate a sé stesse e del numero di morti per incidenti che aumenta il dato già allarmante di una statistica, quella dei morti per droga, che non arriva a cogliere la situazione nella sua drammatica interezza. Perciò raccogliamo la proposta di legge, perché la politica deve riappropriarsi delle sue prerogative con strumenti nuovi, che esulino dall'attività ordinaria delle Commissioni permanenti”.

ADA GIROLAMINI (SDI – UNITI NELL'ULIVO): “SERVE UN SEGNALE UNITARIO DA DARE ALL'ESTERNO, IN PIENA SINTONIA FRA ISTITUZIONI E FORZE DELL'ORDINE – Siamo di fronte ad una proposta a 360 gradi, che raccoglie molti elementi, frutto di un buon lavoro e anche migliorabile. Si parla di commissione d'inchiesta e di commissione speciale, e vorrei sottolineare fatte dai consiglieri regionali, senza spese aggiuntive. E' un lavoro in più, e lo faremo, perché ci viene richiesto dalla comunità regionale. Oggi serve un segnale unitario da dare all'esterno, ai cittadini, ai commercianti, alle imprese. La piena sintonia fra istituzioni e forze dell'ordine porterà a grandi risultati, che arriveranno perché c'è volontà politica. Vorrei però sottolineare che non è l'Assemblea regionale a non aver riconosciuto la gravità del fenomeno ma altri livelli istituzionali, che abbiamo richiamato al dovere. Dobbiamo anche discutere anche di altre questioni, come quelle relative alle attività commerciali vendute a prezzi molto alti, a tutti quegli enormi palazzi edificati ma mai utilizzati, al fenomeno della prostituzione che si è ingigantito, diversamente da quanto accadeva all'epoca del questore Cavaliere dove tale fenomeno non era così vistoso perché c'era un'azione molto forte. Dobbiamo dare l'immagine di una regione dove non c'è spazio per cose di questo genere, una terra civile, sana e che sa alzare la guardia quando c'è bisogno di difendersi”.

GIANLUCA ROSSI (CAPOGRUPPO PD): “COMMISSIONE UTILE Piena condivisione da parte del Pd ad istituire questa commissione di inchiesta. Al di là delle legittime e reciproche strumentalizzazioni politiche che si possono mettere in essere in un dibattito politico, anche intorno a questioni di questa rilevanza, dovremo comunque dare il senso, come Assemblea legislativa dell'Umbria, di un sentimento diffuso della comunità regionale. In Umbria c'è una comunità sana che, ovviamente, non mette la testa sotto la sabbia e che coglie la complessità della società e delle sue trasformazioni e quindi di eventuali elementi che possono indebolire un sistema diffuso e qualitativamente significativo come il nostro. Intorno a queste questioni si può animare un confronto e un dibattito politico anche strumentale, ma in questo caso non faremmo un servizio all'istituenda commissione, ma più in generale alla società regionale. La commissione d'inchiesta del Consiglio regionale, che pur non essendo il Parlamento, con le sue competenze possiamo dare un servizio ai cittadini. Al tempo stesso, con le competenze proprie dell'Istituzione regionale, dare indirizzi utili al fine di prevenire alcuni fenomeni. Per fare un buon lavoro, la commissione deve chiari gli obiettivi, in parte contenuti nel dispositivo, i tempi intorno ai quali lavorare. Questo strumento di cui oggi si dota il Consiglio regionale è a disposizione anche di atti amministrativi e legislativi che da qui in poi emaneremo come strumento di supporto. Per alcune questioni penso anche al Piano sanitario regionale, come evidenziato da Zaffini. Per tutto questo la sede propria è la Terza Commissione dove approfondire particolari temi. Sarebbe un segnale positivo, ed è stato già annunciato, che l'intero Consiglio regionale, al di la delle differenti valutazioni dei vari schieramenti, dia un segnale di compattezza e di unitarietà.

ARMANDO FRONDUTI (FI-PDL): “NON PUO' ESSERCI SVILUPPO SENZA SICUREZZA -Condivido il contenuto del testo presentato dalla maggioranza. La necessità di sicurezza e di garanzia è stata sottolineata nel corso della ricostruzione post sismica dall'allora ministro dell'Interno Pisanu che evidenziò, nel 2002, con particolare riferimento, per la prima volta, anche alle regioni centrali a rischio di infiltrazioni mafiose, camorristiche e della ndrangheta. Al di la del testo presentato credo opportuno introdurre alcuni concetti: il riciclaggio, snodo essenziale della criminalità organizzata in cui la stessa si articola con il tessuto economico e legale; la modifica delle norme degli statuti comunali rendendole più moderne ed adeguate a tutela della pubblica amministrazione dagli inquinamenti mafiosi; la modifica del sistema degli appalti; trasparenza del sistema finanziario, in particolare il ruolo delle banche dove i flussi di denaro possono essere riciclati; costituzione di un osservatorio regionale degli appalti. Nella lotta alla criminalità organizzata sono necessarie feconde ed indispensabili sinergie tra le istituzioni, le forze economiche, sociali e politiche. La libertà dal bisogno e la libertà dalla paura vengono declinate insieme perché non può esserci sviluppo se non c'è sicurezza, e questo vale anche per il nostro territorio. Il fenomeno della droga e il flusso degli stranieri (92 mila dei quali il 10 per cento clandestini) aggravano ulteriormente il quadro della nostra regione, troppo spesso protagonista in negativo delle cronache nazionali. Le nostre preoccupazioni hanno origine sin dal 1998 con le prime fasi della ricostruzione, acuite dalla presenza sempre più forte nella ricostruzione ‘pesante' di alcune imprese”.


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!