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INFESTAZIONE DEI CASTAGNI, DOPO IL CONSIGLIO COMUNALE DI SPOLETO LA QUESTIONE APPRODA IN PROVINCIA

I Consiglieri Provinciali del Pd Laura Zampa e Massimiliano Capitani, chiedono, con una interrogazione urgente, un “Intervento della Provincia nelle problematiche relative alle piantagioni di castagno causate dall’infestazione “Cimipede del Castagno”. “Il Consiglio Comunale di Spoleto – affermano nel documento i due esponenti democratici – ha approvato all’unanimità una mozione urgente relativa all’argomento in oggetto. Il castagno rappresenta non solo una fonte di reddito per le popolazioni montane, ma anche una irrinunciabile componente dell’ambiente, della cultura e del paesaggio in cui è inserito. I castagneti presenti sul territorio spoletino, nelle zone di Montebibico, Valle San Martino, Struttura, Pincano, Acquaiura, Valderano, Pompagnano, Mustaiole, Napoletto, Vallocchia e Borgiano sono colpiti da un piccolo insetto, il Cinipide Galligeno comunemente chiamato Cinipede del Castagno, originario della Cina e diffuso in Giappone, Corea e ultimamente negli Stati Uniti. Attualmente l’unico metodo di lotta contro questo parassita è di tipo biologico mediante l’integrazione di un antagonista parassidoite, il quale però oltre ad avere un costo elevato, ha bisogno di un periodo di ambientamento per la sua ottimale attività di parassitizzazione. L’emergenza fitosanitaria può essere potenzialmente preoccupante poiché ad oggi interessa tutto il territorio nazionale essendosi propagata dal Piemonte alla Sicilia”.
Per queste ragioni la Zampa e Capitani chiedono di “sollecitare la Regione Umbria affinché si impegni a stanziare fondi necessari alla lotta biologica del Cinipede del Castagno attraverso il supporto del Servizio Fitosanitario dell’Arusia per l’introduzione in campo di una adeguata quantità di parassidoite; e sostenere la Regione stessa nella richiesta al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per gli aiuti “de minimis” così come previsto dal regolamento CE della Commisione Europea n. 1535/2007, nonché, ove se ne riscontrino i presupposti, la dichiarazione dello stato di calamità naturale per tutto il territorio interessato dal fenomeno”.