“Le risorse ci sono, adesso bisogna tirare fuori i progetti per la ripresa e lo sviluppo” – questo il messaggio del Ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda, che nella serata di oggi 9 novembre 2016 ha presentato il Piano Nazionale per l’Industria 4.0 nella sala conferenze dell’Arpa di Terni, in relazione al riconoscimento dell’area di complessa di Terni-Narni.
I numeri della manovra economica parlano di 10 miliardi di investimenti nell’innovazione nel 2017, 11,3 miliardi di spesa privata nel triennio 2017-2020 destinati a ricerca e sviluppo, 2,6 miliardi di finanziamenti privati per sostenere le aziende che iniziano a investire e una spesa pubblica di circa 13 miliardi (tra il 2018 e il 2024) per coprire alcune spese delle imprese.
Queste le risorse messe in campo dal Governo dalle quali si potranno ricavare investimenti basati sull’Industria 4.0, cioè un’industria che guarda alla digitalizzazione e alla manifattura ‘intelligente’.
Secondo quanto esposto dal Ministro, sono 4 i canali attraverso i quali le parole chiave competenza e formazione dovranno essere attuate in Italia:
Gli obiettivi da raggiungere sono la maggiore flessibilità della produzione, aumento della velocità di produzione attraverso nuove tecnologie, migliorare la produttività e la qualità delle manifatture, garantire maggiore competitività dei prodotti, attraverso gli strumenti degli investimenti privati, il supporto a investimenti innovativi, il presidio dei mercati internazionali e la contrattazione salariale decentrata nelle aziende.
Sulla questione dell’area di crisi complessa Terni-Narni, il Ministro Calenda è stato subito chiaro:
“Questa non deve essere considerata una vittoria, ma un punto di partenza dal quale arrivare a un’area di sviluppo”.
“Il vero tema oggi – prosegue Calenda – non è quello delle risorse, che ci sono, ma quello dei progetti, sui quali si deve lavorare velocemente e sapientemente”.
Noi vogliamo essere la rappresentazione di un esempio coraggioso di ricostruzione”.
Presenti al tavolo dei lavori, oltre alla governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, il presidente regionale di Confindustria, Ernesto Cesaretti e quello provinciale Giammarco Urbani che ha aperto l’iniziativa sottolineando l’impegno del Governo
Il primo cittadino di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha posto l’attenzione sulla tradizione manifatturiera della città, sui know-how, le competenze, le radici e la vocazione industriale di Terni: “La crescita della produzione – spiega il sindaco – è avvenuta dove ci sono stati investimenti su tecnologia e formazione, per questo il Piano Nazionale presentato dal Governo si adegua perfettamente all’area di crisi complessa. Le istituzioni locali vogliono essere protagoniste di questa nuova fase che può dare una reale speranza di futuro a queste comunità”.
Francesco De Rebotti, sindaco di Narni parla di Terni-Narni come “la più grande città dell’Umbria, così mi piace considerare le due realtà. Questa deve essere un’occasione di crescita, non solo economica, ma anche culturale, rivolta all’equilibrio tra industria e ambiente e a una maggiore consapevolezza sulla compatibilità delle imprese e il territorio. Superando dibattiti troppo spesso improduttivi – conclude il sindaco – dobbiamo velocizzare questo processo per incidere sull’occupazione e lo sviluppo economico della nostra area”.