“Sono almeno tre anni che, con interrogazioni e mozioni in Regione chiediamo all'Anas di chiudere i varchi che interrompono la continuità del muretto spartitraffico della superstrada E-45 e del raccordo Terni-Orte. Solo lungo la E45, tra Terni e Perugia, sono circa 50 gli spazi aperti in nemmeno 80 chilometri, e l'influenza sul tasso di incidentalità è significativa”. Lo sostiene il consigliere regionale Enrico Melasecche (Udc) sottolineando che “Nessuna risposta è finora pervenuta dall'Anas, mentre invece, nei tratti di sua competenza 'Autostrade per l'Italia' ha pressoché chiuso tutti i varchi rimasti aperti, ben 1.900, praticamente azzerando le possibilità di scambio di corsia”.”Il gravissimo incidente di San Liberato era evitabile – continua Melasecche – considerato che il salto di carreggiata sarebbe stato impossibile se qualcuno, ai piani alti, si fosse attivato per sigillare e dare continuità al 'new jersey'. Esistono barriere facilmente rimovibili che possono essere installate con una minima spesa. Questo è ciò che domandano da anni l'Associazione degli Amici della Polizia Stradale e l'Associazione Vittime della Strada”. “Nessun soggetto politico – conclude il consigliere regionale – sembra aver notato l'estrema gravità della situazione: in Italia si devono sempre attendere simili tragedie simili per fare qualcosa. Siamo di fronte ad una carenza infrastrutturale che doveva essere sanata da tempo: avremmo evitato altre morti assurde. Ecco perché è necessario che, anche in Umbria, ognuno si assuma completamente le sue responsabilità. Su tali disattenzioni ed omissioni chiederemo alla Regione di intervenire nuovamente, riferendo in Aula con urgenza”.