Un incidente lungo la pista ciclabile Spoleto – Assisi è finito con un uomo in ospedale con gravi traumi ed una donna scappata che ora potrebbe rischiare una denuncia per lesioni ed omissione di soccorso. Il fatto è avvenuto domenica 12 febbraio intorno alle 10 del mattino nel tratto di ciclabile che va da Spoleto a San Giacomo.
Il percorso, che teoricamente sarebbe ad uso esclusivo delle biciclette, come da cartellonistica presente nei vari tratti, è continuamente utilizzato anche da pedoni, runners, bambini, persone che portano a spasso il cane. E più di una volta si sono rischiati incidenti proprio per l’uso promiscuo che ne viene fatto. Nonostante i cartelli parlino chiaro e le lamentele nel corso degli anni siano state frequenti (varie le segnalazioni a questo proposito da parte di esponenti dell’Mtb club Spoleto), la situazione è invariata e nessuno controlla, né – a quanto risulta – sono mai state elevate sanzioni a pedoni per aver percorso la pista ciclabile in questione.
Questa volta, però, la situazione è degenerata, con un ciclista che è rimasto ferito in modo serio, rompendosi l’osso iliaco e l’acetabolo (in sostanza tutto il bacino). Mentre percorreva la pista ciclabile tra Spoleto e San Giacomo, infatti, sarebbe stato urtato da una donna, che poi se ne è andata, mentre altre persone presenti hanno chiamato i soccorsi. Del fatto se ne stanno occupando i carabinieri della locale stazione, a cui l’uomo – che è stato dimesso dall’ospedale con una prognosi di diverse settimane – si è rivolto.
A raccontare i fatti a Tuttoggi.info è proprio il ferito, Giorgio Santini: “Ero in bicicletta sulla pista ciclabile, ho avvertito del mio arrivo una donna che era lungo il percorso. Lei però solo quando le sono arrivato vicino si è spostata e così facendo mi ha urtato, facendomi cadere. Poi, con un comportamento vigliacco, è scappata via. La colpa dell’incidente è stata in parte mia? Sono regolarmente assicurato e si sarebbe potuto chiarire ogni aspetto se non se ne fosse andata”. La donna, invece, è sparita ed ora si cerca qualche testimone che abbia visto qualcosa e possa fornire elementi utili all’esatta ricostruzione dell’accaduto ed alle responsabilità del sinistro. Chiunque fosse presente quel giorno lì può contattare i carabinieri di Spoleto.
Ma il signor Giorgio, al di là delle conseguenze personali – “devo stare 30 giorni immobilizzato, ma ne avrò almeno per 3 mesi con la riabilitazione e tutto” – chiede che si faccia chiarezza una volta per tutte sul corretto uso della pista ciclabile Spoleto – Assisi. “Per assurdo, per andare a San Giacomo in bici – evidenzia – io non posso percorrere la strada carrozzabile adiacente, in quanto esiste la pista ciclabile ed il codice della strada mi impone di usare quella. Ma è pericolosissimo: lungo il percorso ci sono persone a camminare, a spasso con il cane, bambini piccoli. Rischiano i ciclisti, ma rischiano anche gli altri. Tra l’altro, l’erba che invade la pista ciclabile riduce anche la sua percorribilità, con rischi ulteriori”. A questo proposito, inoltre, rimane l’annoso problema dell’affidamento della gestione al Consorzio della bonificazione umbra mai formalizzato dalla Regione Umbria, nonostante le missive della stessa Bonifica.
Ma al di là della questione della manutenzione, l’appello è a chiarire definitivamente se si tratti di una pista ciclabile – e dunque ad uso esclusivo dei ciclisti, come d’altronde indicano i cartelli stradali – o ad uso promiscuo. Altrimenti si chiuda quel tratto o si facciano controlli, perché i rischi di incidente sono all’ordine del giorno, in particolar modo tra Spoleto e San Giacomo ed ancor più in vista dell’arrivo della bella stagione.