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Incidente sul lavoro, Tribunale Spoleto assolve imprenditore edile

(Jacopo Brugalossi) – Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo ai danni del titolare di una azienda edile, accusato di negligenza, imprudenza e imperizia in seguito all’incidente sul lavoro che coinvolse uno dei suoi dipendenti nel giugno del 2007. Rio Grisanti, questo il nome dell’imprenditore, è stato infatti assolto per “interruzione del nesso di causalità” causata dalla “condotta abnorme ed esorbitante dell’operaio”.
I fatti – Il dipendente, titolare in passato di un’impresa analoga, doveva effettuare dei lavori di rifinitura di alcune finestre in un cantiere sito in Piazza Vittorio Emanuele a Montefalco quando decise autonomamente di utilizzare un argano di sua proprietà cercando di farlo entrare nel vano ascensore. Una manovra azzardata che avrebbe fatto precipitare l’ascensore per quasi 9 metri: una caduta che comportò all’operaio delle ferite gravi tanto da renderlo inabile al lavoro per diverso tempo.
Condotta imprevedibile – Il giudice ha reputato quella dell’operaio una condotta “imprevedibile ed abnorme” – senza contare che l’argano non era di proprietà della ditta Grisanti – facendo così cadere le accuse mosse a Grisanti di omissione di adeguata informazione agli addetti al cantiere e alla loro formazione in materia di sicurezza e salute, con particolare riferimento alla procedura di montaggio e uso di un argano.
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