Aggiornamento alle ore 15.45 – Un pacchetto di assemblee con contestualmente un’ora di sciopero da svolgere in tutti i reparti dell’Ast e la richiesta di un incontro con il prefetto di Terni: è quanto chiedono le organizzazioni sindacali di categoria, che annunciano anche la convocazione del tavolo in Regione fissata dalla presidente Catiuscia Marini per venerdì.
Sono molto gravi, anche se stabili, le condizioni del giovane operaio ternano che nel primo pomeriggio di ieri (10 luglio) è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro all’Ast di Terni. Il 35enne Gianluca M. è stato sottoposto ieri ad un intervento chirurgico da parte dell’equipe di Neurochirurgia dell’ospedale Santa Maria per una decompressione cranica, e da parte dei chirurghi vascolari e ortopedici. Attualmente rimane ricoverato in Rianimazione con prognosi riservata e un quadro clinico critico.
Intanto la Acciai Speciali Terni fa sapere in una nota che “segue costantemente l’evolversi della situazione all’interno del reparto rianimazione dell’ospedale di Terni, dove dal primo pomeriggio è ricoverato il collega rimasto vittima di un incidente all’interno dell’acciaieria. Da subito è stato messo in campo ogni sforzo necessario per chiarire la dinamica dell’incidente in una piena e totale collaborazione con le autorità investigative. L’Azienda è vicina alla famiglia del collega e garantirà ogni tipo di impegno per assicurare le forme più adeguate di assistenza“.
In mattinata è arrivato anche l’intervento del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. “Esprimiamo – afferma il sindaco Leopoldo Di Girolamo – solidarietà e vicinanza alla famiglia, agli affetti, ai colleghi di lavoro, agli amici del giovane operaio che ieri pomeriggio è rimasto gravemente ferito durante il turno di lavoro all’interno degli stabilimenti della Tk-Ast. Ieri sera ci siamo recati all’ospedale S. Maria per conoscere la situazione, abbiamo parlato a lungo con i medici del reparto di rianimazione intensiva che ci hanno spiegato dettagliatamente le condizioni del ragazzo, stiamo seguendo costantemente l’evolversi della situazione. Rincresce notare che, nonostante i progressi fatti nella cultura della prevenzione, nell’attuazione delle misure antinfortunistiche e i significativi investimenti in termini di sicurezza sul lavoro da parte dell’azienda di Terni, si sia verificato un incidente che lascia attoniti e angosciati. Questo episodio ci ricorda che non si è mai completamente al sicuro. Bisogna continuare a far sì che la cultura della sicurezza diventi sempre più l’elemento fondamentale nella attività produttiva, sia per l’azienda che per i singoli lavoratori. L’augurio – conclude il sindaco – è che sia rapidamente ricostruita la dinamica della vicenda e che siano comprese eventuali criticità anche per dare un contributo agli stessi protocolli sulla sicurezza, per impedire che in futuro si ripetano incidenti del genere e che altri lavoratori debbano pagare un tributo del genere”.
Mentre è in corso lo sciopero dei lavoratori proclamato ieri sera e previsto fino alle 14 di oggi, sull’incidente avvenuto ieri pomeriggio interviene anche la politica.
“In seguito al grave incidente sul lavoro avvenuto all’interno di Ast, – evidenzia il Partito democratico – intendiamo esprimere forte vicinanza e solidarietà all’operaio vittima dell’infortunio e alla sua famiglia. Ci auguriamo che presto arriveranno notizie positive in merito alle condizioni del lavoratore coinvolto, nonché una delucidazione sulla dinamica dell’incidente in corso di valutazione da parte della Procura di Terni. E’ evidente che la sicurezza sul lavoro rimane uno dei principali obiettivi sui quali le aziende debbono incessantemente investire, non solo seguendo i criteri di legge, ma anche attraverso una costante attività di monitoraggio e ascolto delle rsu e dei lavoratori, ai quali va garantita la massima sicurezza e un’idonea vivibilità nei reparti. Pertanto, in questa triste vicenda che riguarda tutta la cittadinanza ternana, riteniamo utile ribadire la necessità di proseguire un confronto più costruttivo tra Ast e le organizzazioni sindacali, anche con il sostegno delle Istituzioni”.
David Proietti, della Federazione di Terni di Sinistra Italiana, osserva invece che “Il grave incidente che ieri ha coinvolto uno degli operai di TK-AST nello svolgimento delle sue mansioni impone di rimettere al centro della discussione politica la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, per quanto riguarda la situazione della Acciai Speciali, crediamo sia necessario ribadire con forza che l’unica strada percorribile per assicurare sicurezza e dignità in fabbrica sia quella di stabilire rapporti preferenziali e continuativi tra azienda e rappresentanze sindacali, così da poter garantire adeguati livelli di investimento nei sistemi di sicurezza e scongiurare speculazioni sulla pelle dei lavoratori. Da tempo, infatti, le RSU di TK-AST denunciano lacune sulla sicurezza senza però trovare adeguate risposte da parte dell’azienda: carenze strutturali di personale che si risolvono nell’aumento del carico di lavoro e del rischio individuale, ritmi di lavoro incalzanti, difficoltà di accedere a ferie e permessi, la ormai strutturale mancanza di dispositivi di protezione individuale adeguati, gli elevati livelli di temperatura all’interno dei reparti, sono solo alcuni degli aspetti sui quali l’azienda ha il dovere di rendere conto ai propri dipendenti ed a tutta la comunità. Si riaprano subito canali di discussione preferenziali con I sindacati presenti in fabbrica al fine di individuare e realizzare al più presto tutti quegli interventi che possano garantire la salute e la dignità dei lavoratori di tutto il sito AST”.
“Rifondazione comunista intende esprimere la più sentita vicinanza a Gianluca M., il lavoratore Ast vittima ieri di un grave infortunio sul lavoro, e ai suoi familiari. La drammatica vicenda ripropone con grande forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo senso bene hanno fatto sindacati e lavoratori a proclamare immediatamente lo sciopero. La RSU aveva denunciato rischi senza ricevere la dovuta attenzione dall’azienda. Ora si tratta di andare avanti e di mantenere un fronte unitario per rivendicare che in azienda si affermino relazioni sindacali centrate sul coinvolgimento pieno dei lavoratori rispetto al ciclo produttivo. Del resto sul tema della sicurezza nel nostro paese si riscontrano ancora limiti inqualificabili, ritardi insopportabili e gravi inadempienze legislative. Per questo serve la mobilitazione, affinché si ponga fine una volta per tutte a questa guerra dichiarata contro i lavoratori”. E’ quanto scrivono in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc, e Enrico Flamini, segreteria nazionale Prc, responsabile lavoro.
Sull’infortunio di ieri interviene anche l’Usb, sindacato che nei giorni scorsi aveva criticato il comportamento dell’azienda e dei sindacati confederali. Ed ora l’Unione sindacale di base torna all’attacco, denunciando che alcuni operatori sono “addirittura cronometrati nelle loro attività“. “Questa fabbrica – sostiene l’Usb – è al limite, manca personale: è difficilissimo prendere un solo giorno di ferie, il ricorso agli straordinari è prassi, l’azienda è diventata repressiva (soprattutto dopo la vittoria della vertenza del 2014), i tempi di produzione si sono ridotti moltissimo e gli operatori sono divenuti multitasking. In questo scenario, la figura del sindacato è pallida, irriconoscibile di fronte alla gravità delle lacune dell’organizzazione del lavoro”. Il sindacato illustra una serie di “elementi di criticità” che “altro non sono che i risultati dell’accordo del 2014. Ci ritroviamo un’azienda che ha pieni poteri ed un sindacato debole che è semplice spettatore e mero rappresentante istituzionale dei lavoratori. L’USB esprime vicinanza al lavoratore gravemente infortunato ed alla sua famiglia e comunica di aderire allo sciopero indetto dalla RSU dell’AST, con la speranza che da oggi in avanti ci sia più coraggio e determinazione da parte di tutti nelle azioni da mettere in campo per scongiurare simili e drammatici incidenti”.
(foto di archivio)
Aggiornato alle ore 12.25