Massimiliano Mancini e Francesco Conestabile Della Staffa, morti nell'incidente a Corciano, erano entrambi piloti esperti, con la passione della pesca e dei cani
L’aereo, un ultraleggero biposto con la livrea bianca e rossa, si è improvvisamente avvitato su se stesso, perdendo quota fino a schiantarsi a terra, nelle campagne tra Solomeo e San Mariano, nel territorio di Corciano. Forse a causa di un guasto meccanico, cosa che sta cercando di stabilire l’indagine della Procura di Perugia, che ha aperto un fascicolo sulla morte di Massimiliano Mancini e Francesco Conestabile Della Staffa.
Entrambi appassionati di volo e politi esperti, lunedì pomeriggio si era alzati in volo da Montemelino di Magione a bordo del velivolo di Massimiliano, come avevano fatto tante volte. Un volo dal quale questa volta, tragicamente, non hanno fatto ritorno.
I soccorritori, chiamati da alcune persone che da terra avevano assistito all’incidente, hanno trovato i loro corpi tra le lamiere.
Profondo il cordoglio della comunità perugina e umbra, in cui i due erano molto conosciuti, anche per le tante passioni che coltivavano, oltre a quella del volo, che li aveva portati tante volte ad alzarsi in cielo. Cosa che porta ad ipotizzare come più probabile, al momento, l’ipotesi del guasto meccanico, considerando anche le ottime condizioni meteo nel momento in cui si è verificato il tragico incidente.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, insieme al personale sanitario, che però ha potuto solo constatare il decesso dei due aviatori. I rottami dell’aereo, recuperati dai vigili del fuoco, sono stati posti sotto sequestro. Una perizia tecnica cercherà di stabilire se c’è stato effettivamente un guasto o un cedimento.
Francesco Conestabile Della Staffa, 41 anni, oltre alla passione del volo, condivideva quello per gli animali. Per i cavalli, seguendo la tradizione di famiglia. E soprattutto i cani, con i quali trascorreva tanto tempo, allenandoli per le gare di agility dog.
Massimiliano Mancini, 55 anni, era un esperto di flyfishing. La pesca e il volo lo avevano portato a girare il mondo. “Mi dicevano cadrai ed ho imparato a volare…” aveva scritto sul suo profilo Facebook lo scoro 9 aprile, postando una foto che lo ritraeva in volo alla guida dell’aereo sul quale appena due mesi dopo ha perso la vita insieme all’amico Francesco.