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Inchiesta Tar Lazio, revocati tutti i provvedimenti a carico di Antonini / Indagini proseguono

Cade anche l'ultimo provvedimento a carico di Giovannino Antonini, coinvolto nella vicenda relativa all'inchiesta della Procura di Roma su fatti di corruzione al Tar Lazio, che vede fra gli indagati il giudice Franco Angelo Maria De Bernardi, l'avvocatessa Matilde De Paola, insieme ad altre persone. Dopo il provvedimento dei domiciliari ora ad Antonini è stato revocato anche l'obbligo di dimora.
In breve, l'accusa che costò il 22 luglio del 2013 a l'ex presidente Bps e Scs l'arresto con successiva assegnazione ai domiciliari, era legata al presunto pagamento di una cifra di 50mila euro (che successivamente si sarebbe rivelata di 21mila), dazione che sarebbe dovuta andare al giudice De Bernardi per il tramite dell'avvocatessa De Paola, per addomesticare la sentenza del ricorso in discussione al tribunale del. Tar sul ricorso avverso il commissariamento della Scs. Sentenza che poi fu emessa ad ottobre confermando il provvedimento di commissariamento della Credito e Servizi preso a febbraio 2013 da Bankitalia e Mef.

Sulla vicenda, Antonini si è sempre proclamato innocente poichè il denaro pagato, secondo la tesi difensiva dell'avvocato Manlio Morcella, sarebbe stato in realtà solo il prezzo di una parcella per l'avvocato De Paola che sarebbe stata incaricata di seguire la vicenda del ricorso al Tar. L'avvocatessa nel frattempo (anno 2014 ndr.) ha patteggiato la sua pena.
Il definitivo ritiro anche dell'ultimo provvedimento della revoca di soggiorno a carico di Antonini coincide con l'avvio dell'istruttoria dibattimentale del processo presso la IX sezione penale del Tribunale di Roma. Dalle prime fasi dibattimentali è emerso, dopo la testimonianza di 5 giudici dello stesso Tar Lazio, che il De Bernardi non avrebbe fatto nessuna pressione per essere designato come relatore in casi di suo particolare interesse.
Ma la Procura riterrebbe che le prove a carico del giudice, della De Paola e dell'imprenditore Giorgio Cerruti, secondo l'accusa mediatore tra Antonini e gli altri due, sarebbero schiaccianti tanto da chiedere il rito immediato. Le indagini su Antonini e gli altri personaggi non sarebbero ancora chiuse. Prossima udienza fissata per il 5 maggio.

Redazione online

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