“Garanzia Adulti” ed assegno di ricollocazione per favorire il reimpiego degli ex lavoratori della Perugina Nestlé che hanno scelto di lasciare lo stabilimento di San Sisto dopo la lunga trattativa dei mesi scorsi sugli esuberi. Il punto sulle misure a favore di questi lavoratori è stata fatta in Regione, con il Comitato per il controllo e la valutazione ha ascoltato l’assessore regionale Fabio Paparelli in merito alle “prospettive di
ricollocazione degli ex lavoratori della Nestlè Perugina in considerazione dei provvedimenti di stimolo all’occupazione adottati dalla Giunta”.
La seduta era stata richiesta dal consigliere regionale Giacomo Leonelli, per approfondire la condizione dei circa 150 lavoratori usciti dal processo produttivo Nestlé, con un incentivo di circa 60mila euro. “Fondi che, in assenza di un progetto organico – aveva evidenziato Leonelli – possono finire dispersi senza fornire un solido orizzonte economico per il futuro di quelle famiglie”.
L’assessore Paparelli ha spiegato che nel Piano del lavoro è stato previsto un canale preferenziale del programma ‘Garanzia Adulti’. I lavoratori possono quindi accedere al centro per l’impiego con un canale preferenziale e accederanno a misure come voucher o tirocini formativi. Dopo la riqualificazione possono accedere al microcredito con 25mila euro di credito massimo rimborsabile per realizzare impresa o per inserirsi nel mercato del lavoro; dispongono di una dote finanziaria da 3 a 7mila euro (legata tra l’altro all’età e ai mesi di disoccupazione) come incentivo a fondo perduto per l’azienda che li assume.
Da gennaio inoltre, i disoccupati adulti che fruiscono di ammortizzatori sociali avranno a disposizione una sorta di ‘assegno di ricollocazione’ in versione umbra, ripensato dalla Giunta prevedendo la dotazione per i disoccupati di una borsa, spettante all’azienda che assume, per contratti di almeno un anno o a tempo indeterminato. Tutto ciò riguarda i disoccupati da almeno 4 mesi ed è cumulabile con le misure nazionali.