Cittadinanzattiva
Dopo aver valutato il nuovo Piano d’Ambito Rifiuti ATI4, Cittadinanzattiva attraverso la sua Rete dei Consumatori considera inaccettabile tale piano soprattutto in relazione all’ipotesi della messa a regime entro il 2015-2016 dell’inceneritore Terni-Ena. Come associazione, unitamente ad altri raggruppamenti simili a comitati e movimenti ambientalisti con i quali ci stiamo battendo per la realizzazione del Progetto internazionale “Zero Waste” (“Rifiuti Zero”) riteniamo che qualunque iniziativa riguardante i rifiuti non debba assolutamente passare attraverso l’utilizzo di inceneritori, peraltro un sistema ormai superato, obsoleto e comunque che i rifiuti non debbano essere trattati a caldo, visto che esistono nuove tecnologie che consentono lavorazioni diverse a freddo, non dannose. La nostra posizione è supportata dai risultati eccellenti che il citato Progetto Z.W. ha prodotto e continua a produrre là dove questo viene applicato, attraverso il “porta a porta” più severo e quindi la massima raccolta differenziata, ma soprattutto attraverso il riciclo e riuso dei rifiuti. È bene che i cittadini sappiano che dove tutto questo è stato adottato non solo non si generano più dannosi residui della combustione che da sempre creano ceneri pericolosissime e non smaltibili, ma anche ovviamente fumi che rendono più irrespirabile l’aria e che purtroppo incrementano l’insorgere di tumori o nel migliore dei casi gravi patologie dell’apparato respiratorio (Taranto docet). Aggiungiamo che con l’applicazione di una “vera” raccolta differenziata, con una politica di riciclo e riuso dei rifiuti, non solo si realizzano risparmi faraonici dovuti ai costi delle discariche, ai trasporti, all’incenerimento ed altro, ma anche un grande ridimensionamento della presenza della malavita organizzata che, è risaputo, di questo settore della vita comune ha fatto un vero e proprio business. Inoltre, con questo Progetto i Comuni, con l’accorto recupero e la vendita di materiali di ogni tipo (metalli, plastica, vetro, carta, ecc.) hanno la possibilità di guadagnare ampiamente, potendo così anche ridurre le tasse in materia per la propria cittadinanza e, poiché tale Progetto prevede l’utilizzo di personale per la selezione ed il trattamento, creare nuovi posti di lavoro. Nel Piano d’Ambito si fa anche riferimento, sia pure senza metterlo troppo in risalto, in linea con il nefando Piano regionale Umbria sui rifiuti, dell’utilizzo di ormai dismessi cementifici (vedi Gubbio, Foligno/Spoleto) da adibire ad inceneritori con la minaccia, sia pure non espressa, dell’ampliamento della discarica di Orvieto ove la raccolta differenziata non decollasse in tempi decenti. Tutto questo ci pone un interrogativo: ma sotto sotto, non ci saranno i soliti interessi (politici) di bottega? Ebbene, per il superamento di quelle che riteniamo vere e proprie criticità, Cittadinanzattiva si rende disponibile per discutere su un Piano d’Ambito realistico, moderno, senza alcun impatto ambientale.