Occorrerà attendere sino a martedì per avere i dati dei rilievi effettuati da Arpa dopo l’ incendio che si è verificato nell’impianto Fare Futuro, a Maratta, dove vengono trattati rifiuti ingombranti, non tossici.
Nel frattempo il Comune di Terni e gli altri due situati nel raggio di 3 km dal luogo del rogo (Narni e San Gemini) hanno emesso le ordinanze che vietano l’utilizzo dei prodotti della terra in un raggio appunto di 3 km, per uso umano o animale.
A Terni, l’ordinanza è stata firmata dal vice sindaco Corridore. Il provvedimento, entro il raggio di 3 km dall’incendio, ordina il divieto di:
a. raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati;
b. raccolta e consumo di funghi spontanei;
c. pascolo e razzolamento degli animali da cortile;
d. consumo di alimenti di origine animale (uova, latte e derivati) prodotti in loco;
e. utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali.
Inoltre è fatto obbligo al gestore dell’impianto Fare Fururo Srl di ottemperare a quanto stabilito dai VVFF in ordine alla verifica e alla messa in sicurezza dei luoghi, tramite l’impiego di un tecnico qualificato e di una ditta specializzata. L’ordinanza sottolinea che la mancata ottemperanza comporta l’applicazione dell’art.650 C.P: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a ducentosei euro”.
Il consigliere regionale M5S Thomas De luca aveva protesta per i ritardi nell’emissione dell’ordinanza.
Ordinanze simili sono state firmate anche a Narni ed Amelia. Martedì i risultati dei prelievi Arpa.