Sono ancora in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio alla Medei di Terni, divampato lunedì pomeriggio. Martedì mattina i vigili del fuoco del comando provinciale spiegano che sul posto ci sono 5 squadre al lavoro.
Per tenere sotto controllo le fiamme alla ditta di autotrasporti in strada di Sabbione, a ridosso del polo chimico ternano, sono intervenuti i pompieri anche da Perugia e dal Lazio.
Le fiamme, alimentate anche dal forte vento, – fanno sapere i vigili del fuoco – hanno interessato bancali in legno stipati su un’area all’aperto e a ridosso della struttura. Bancali che erano nastrati con della plastica ed al cui interno c’erano bottiglie di vetro.
A scopo precauzionale alcun residenti nelle zone adiacenti l’azienda sono state allontanate dalle proprie abitazioni. Dopo una notte di lavoro le fiamme sono sotto controllo, ma risultano distrutte le tensostrutture e collassato su se stesso il capannone.
Sono tuttora in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio alla Medei, cinque le squadre ancora al lavoro.
In particolare da lunedì pomeriggio sono stati impegnati circa 30 uomini, con 3 squadre da Terni, 1 da Amelia, 1 da Rieti, 1 da Perugia e 1 da Roma. L’incendio, nella mattinata di martedì, risulta essere domato ma rimangono piccoli focolai.
Rimangono tutte da chiarire le cause del rogo che si è sviluppato martedì pomeriggio nell’area esterna dell’azienda. Sul posto è presente la polizia giudiziaria per gli accertamenti del caso, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Terni.
Intanto sono attesi per quest’oggi i primi risultati dell’Arpa sulle ripercussioni sull’aria dell’incendio alla Medei. Il personale dell’agenzia regionale per l’ambiente si è subito attivato per verificare la situazione e le conseguenze a livello ambientale. Sul posto è stato immediatamente installato un campionatore di emergenza Echo Emergency, che consente il campionamento e il monitoraggio delle polveri e dei microinquinanti.
Nelle prossime ore saranno dunque resi noti tutti i risultati delle analisi e dei rilevamenti condotti sul campo.
Enorme è stato l’impegno dei vigili del fuoco lunedì per evitare che le fiamme arrivassero al limitrofo polo chimico, con conseguenze ben più gravi. Ma importante è stato anche l’intervento dei dipendenti dello stesso polo chimico, come spiegano le segreterie regionali e territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.
“L’incendio che ha interessato la società di logistica Medei – evidenziano i sindacati di categoria – ha lambito, ma non interessato il polo chimico; manifestando la nostra vicinanza a chi è stato direttamente colpito, ci teniamo a ringraziare i tanti lavoratori che operano all’interno del polo che sono tempestivamente intervenuti a supporto delle operazioni”.
Aggiornamento ore 18.00 – Il sindaco Leonardo Latini sta predisponendo una nuova ordinanza riguardante le conseguenze dell’incendio di lunedì sera in zona Polymer, con alcuni aggiornamenti.
Nel testo dell’ordinanza si prende atto che dalle prime ore della giornata l’incendio risulta sostanzialmente concluso, con residui focolai in fase di totale spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco e si fa riferimentoalla riunione tecnica di questa mattina nell’ufficio del sindaco con Arpa e Usl.
Si dispone quindi la riapertura delle scuole in tutto il territorio comunale da mercoledì 2 marzo. Stesso provvedimento per il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, che dal suo profilo Facebook riferisce: “Mi sono confrontato con Arpa e con un certo sollievo la situazione, grazie particolarmente al vento persistente, non desta particolari preoccupazioni. Domani le scuole saranno aperte normalmente”.
Sono invece mantenuti alcuni dei divieti già indicati nella precedente ordinanza nell’area del raggio di 5 chilometri dal luogo dell’incendio: divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali. L’ordinanza recepisce anche le indicazioni di Usl Umbria 2, sul venir meno del presupposto di mantenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni, limitando le uscite all’esterno se non per necessità in ragione del quale si era indicato di provvedere alla chiusura delle scuole.