I numerosi incendi che hanno colpito l’Umbria in questa estate 2012, molti dei quali di dimensioni superiori ai 40 ettari, minacciando anche territori antropizzati e importanti vie di comunicazione, hanno messo in evidenza il grave rischio di frane in quelle località interessate dagli incendi e le necessità di tenere d’occhio i territori danneggiati . Per questo motivo, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, la Giunta regionale ha deliberato l’istituzione di un gruppo di lavoro aperto ai tecnici degli Enti competenti per territorio, che avrà il compito di analizzare e valutare gli effetti degli incendi boschivi sulla suscettibilità da frana nelle zone colpite dagli incendi ed in particolare quelli che nel luglio scorso sono stati registrati in prossimità della strada statale n.3 “Flaminia” e alla Strada provinciale n.418 “Spoleto-Acquasparta”. “E’ chiaro a tutti ormai, afferma l’assessore Vinti, che la perdita della copertura boschiva può incidere significativamente sulla pericolosità geologica, favorendo i fenomeni di erosione superficiale e quindi di verificarsi di fenomeni franosi. La valutazione di questi effetti, che possono incrementare l’esposizione a rischio delle strutture e delle infrastrutture presenti sul territorio, è di grande interesse per le strutture regionali (Servizio Geologico e Sismico, Centro Funzionale di Protezione Civile) che operano sul rischio da frana e che da tempo conducono, attraverso incarichi di ricerca affidati all’IRPICNR, studi e modellazioni nel campo della suscettibilità da frana e delle soglie di innesco per il territorio umbro”. Tra i numerosi incendi due in particolare, iniziati il 19 luglio 2012 e protrattisi per alcuni giorni, hanno avuto serie ricadute sulle vie di comunicazione dell’Umbria, compromettendo la transitabilità della “Flaminia” e della “Spoleto-Acquasparta”, chiuse al traffico per alcuni giorni. In quell’occasione i tecnici del Servizio Geologico e Sismico della Regione hanno condotto alcuni accertamenti sui tratti di strada in oggetto, anche a mezzo di sorvolo in elicottero, per una prima stima della pericolosità da frana conseguente gli incendi, a seguito dei quali l’A.N.A.S e la Provincia di Terni hanno ordinato la riapertura al traffico delle strade, pur con le dovute limitazioni e misure di salvaguardia.
“Ma considerando la portata degli incendi e dei possibili effetti franosi anche nel medio-lungo periodo, è necessario, secondo l’assessore Vinti, in un’ottica di prevenzione, passare ad una fase di studio di maggiore ampiezza e approfondimento, in modo da definire le eventuali ulteriori misure da porre in essere per garantire una maggiore sicurezza alla viabilità e, più in generale, ai beni antropici che gravitano nel territorio colpito dagli incendi”. Per dare corso all’iniziativa, gli Enti territorialmente coinvolti hanno indicato il nominativo di un proprio dipendente esperto in campo geologico-geotecnico che parteciperà al gruppo di lavoro insieme al CNR ed ai Servizi Foreste ed Economia Montana, Protezione Civile e Geologico e Sismico della Regione. Del gruppo di lavoro fanno parte tecnici indicati dall’Anas, dalla Provincia di Terni, dai Comuni di Spoleto e Terni e dalle Comunità Montane Valnerina e Monti Martani, Serano e Subasio. “Il gruppo di lavoro, ha sottolineato Vinti, sarà messo immediatamente al lavoro visto che i principali effetti di destabilizzazione conseguenti agli incendi si potranno manifestare in condizioni di piovosità, e pertanto è opportuno avviare le attività prima della stagione autunnale-invernale. Le attività di studio e ricerca svolte dal gruppo di lavoro dovranno concretizzarsi, prioritariamente e a breve termine, nella valutazione delle condizioni di rischio per la viabilità principale e secondaria e nella definizione delle linee di intervento necessarie per garantire maggiore sicurezza alle infrastrutture viarie. Tra l’altro, ha concluso l’assessore, nell’eventualità del verificarsi di stati di allerta meteorologica è opportuno che il gruppo di lavoro metta a disposizione degli Enti preposti alla gestione delle due strade le conoscenze acquisite, fornendo indicazioni tecniche utili per l’individuazione delle necessarie misure di salvaguardia”.