Categorie: Città di Castello Cronaca

Incassavano la pensione della sorella morta da 4 anni, Finanza denuncia 3 persone

Incassavano la pensione di invalidità erogata dall’Inps, comprensiva dell’ “indennità di accompagnamento” ed ammontante ad oltre 1.500 Euro mensili, nonostante la propria congiunta fosse deceduta da ben 4 anni.
È quanto accertato dai Finanzieri della Tenenza di Città di Castello al termine di una indagine. La donna, una cittadina extracomunitaria da anni residente nel capoluogo tifernate unitamente ai propri familiari, a causa d’una grave patologia da cui era affetta, era stata dispensata dall’obbligo di presentarsi davanti agli organi di controllo, potendo presentare annualmente solo delle semplici autocertificazioni.
Così, all’indomani dal suo decesso avvenuto in Marocco, i familiari della donna, tuttora residenti a Città di Castello, si sono “dimenticati” di darne formale comunicazione agli Uffici competenti ed hanno perdipiù falsificato  la firma su vari documenti.
Il fratello, delegato ad operare sul conto corrente della defunta, una volta al mese si recava presso la filiale dell’Istituto di Credito dove veniva accreditata la pensione per ritirare istantaneamente il “bottino” in contanti e, quindi, spartirlo con la sorella ed il cognato.
A porre fine a questa truffa sistematica ai danni dell’INPS è stato l’intervento delle Fiamme Gialle tifernate che, dopo giorni di pedinamenti e appostamenti, hanno colto in flagranza il fratello, intento a prelevare il contante da uno sportello bancomat. Subito è scattata la perquisizione che ha consentito di sequestrare una consistente somma frutto del raggiro ai danni dell’Inps.
I tre cittadini di nazionalità marocchina sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato di truffa continuata ed in concorso ai danni dell’INPS, per aver indebitamente percepito, nel corso degli anni, circa 100mila euro.