Tre artisti diversi, legati dalla comune appartenenza al territorio umbro, sono i protagonisti della mostre inaugurate al Cerp della Rocca Paolina, “Le emozioni dei colori” di Raffaella Lombardi, “Architetture di luce” di Monia Romanelli, “Perugia Jazz” di Alfio Scialba, alla presenza dell’assessore alle Attività Culturali, Donatella Porzi, del critico d’arte Giovanni Zavarella, curatore della mostra della Lombardi, del critico d’arte Emidio de Albentiis, curatore della mostra di Scialba, del critico d’arte Sandro Costanzi, del presidente della Fondazione Spoleto Festival Art, Luca Filipponi, del giornalista Sandro Allegrini e dello storico Franco Bozzi. “Una mostra che va nella direzione,- ha detto l’assessore alle Attività Culturali Donatella Porzi – da noi scelta, di sostenere gli artisti del nostro territorio, con l’intento di far uscire la conoscenza delle loro opere dai nostri confini, nella prospettiva dell’appuntamento con Perugia Capitale Europea della Cultura”. Una mostra che, secondo Zavarella, mostra la ricchezza che può esserci nella diversità dei linguaggi, mettendo l’accento su quello particolarissimo della Lombardi che vuole stabilire un contatto tra le proprie urgenze interiori ed il mondo circostante, mentre, nella Romanelli, è l’uso del colore non come strumento ma come fine a rappresentare un’autentica originalità. Una originalità che Costanzi coglie anche nella evidenza con cui, nella stessa Romanelli, si manifesta la vita in tutti i suoi aspetti e le sue forme, e nell’uso della tonalità del Rosso della Lombardi che comunica vera energia. Allegrini ha voluto invece evidenziare il percorso pittorico della Romanelli che va verso una progressiva essenzialità, mentre De Albentiis ha sottolineato la modalità pittorica di Scialba che, attraverso l’intensità del colore che va sfumando rappresenta, in fondo, il divenire delle vite e delle opere degli uomini che vanno verso un progressivo annullamento. Infine, dopo che Filipponi ha ribadito l’impegno a mettere a disposizione le strutture della fondazione da lui presieduta per ospitare le opere degli artisti umbri e Bozzi, da buon storico, ha rilevato nel francescanesimo e nel senso sacro della pittura due assi portanti, nel tempo, della pittura stessa della nostra regione, Porzi ha concluso la presentazione dicendosi entusiasta per un confronto di idee che è fondamentale per la nostra crescita, proprio in prospettiva di quel confronto con l’Europa che si ritiene essenziale per la nostra regione.
Orari della mostra: da martedì a domenica: 10-13/ 16-19.30