Un altro tassello va al suo posto del quadro della messa in sicurezza dal rischio simico dell’edilizia scolastica di Città di Castello. Dopo San Secondo, anche i lavori nel plesso di Cerbara, eseguiti dalla ditta SIEM srl di Narni Scalo, si sono conclusi con il tradizionale taglio del nastro che si è svolto questa mattina (lunedì 3 ottobre) alla presenza dei 130 bambini, delle famiglie, del personale docente e delle autorità. “Siamo alle battute finali nel piano di lavori per fare delle scuole tifernati un posto sicuro e confortevole”: per il sindaco Luciano Bacchetta “i 5 milioni spesi nell’edilizia scolastica sono un investimento non scontato ma doveroso in una terra che convive con il terremoto”.
“Siamo partiti per fare un miglioramento antisismico alla struttura e con i medesimi finanziamenti, siamo riusciti a fare un adeguamento antisismico – hanno detto il sindaco e la dirigente del Secondo Circolo Paola Avorio -. La differenza è sostanziale perché il rischio non è stato abbassato ma eliminato al 100%, almeno secondo i parametri della legislazione attuale”. Un risultato che il primo cittadino e la dirigente hanno ricondotto “alla sensibilità e alla professionalità dei tecnici pubblici e privati che hanno lavorato sulla scuola”.
“Grazie a queste economie informali – ha specificato la Avorio – siamo riusciti a cambiare anche l’aspetto interno, che produrrà effetti positivi nella didattica a vantaggio anche dei 70 bambini della materna, con cui abbiamo un parco in comune. E’ stato duro convivere con il cantiere ma il risultato di oggi ne è valso la pena, ripagando il disagio di bambini, famiglie e operatori”.
Durante la consegna degli omaggi che gli studenti avevano preparato per il sindaco e la dirigente, è stato ricordato chi, in qualità di assessore della precedente amministrazione, si è molto speso durante il cantiere: Mauro Alcherigi, con delega alla Scuola, e Andreina Ciubini, allora nel doppio ruolo di membro dell’esecutivo e maestra nella scuola di Cerbara. “Le prossime tappe saranno La Tina e Trestina“ ha aggiunto l’attuale assessore alla Scuola Rossella Cestini, ricordando che gli investimenti in itinere sono ancora molti tra cui l’asilo di Trestina – Stiamo lavorando ad ampio spettro su ogni situazione per garantire una offerta efficiente sotto tutti i punti di vista”.
Cosa è cambiato nel plesso di Cerbara – In primo luogo l’impatto esterno, ora definito da quella particolare e inconfondibile struttura in carpenteria metallica colorata, che è ormai un marchio di fabbrica delle scuole antisismiche a Città di Castello. “Abbiamo già una priorità chiara su dove concentrare i prossimi interventi – ha aggiunto il responsabile dell’Urbanistica del comune Federico Calderini – confidiamo nel rifinanziamento del programma Scuola sicura del governo, per finire il lavoro iniziato laddove le scuole ne hanno bisogno”. “Ora l’edificio in caso di sisma sarà sostenuto dalla struttura colorata – ha spiegato Lorena Ragnacci, tecnico di Coprogetti di Gubbio – la copertura è stata coibentata e i controsoffitti in gesso sostituiti con materiale più leggero. Abbiamo cambiato il pavimento, fissato a suo tempo con fibre di amianto. Tra i lavori non previsti ma effettuati: il rifacimento dei bagni, dell’impianto elettrico, delle fognature e la tinteggiatura”.