Anche il sindaco Leonardo Latini e il vicesindaco Andrea Giuli hanno preso parte stamattina all’inaugurazione del Museo diffuso dei Plenaristi alla Cascata delle Marmore. Si tratta di un progetto molto articolato che consente ai visitatori di oggi di rivedere i luoghi meravigliosi della valle di Terni con gli occhi degli artisti che arrivarono qui da tutto il mondo tra Settecento e Ottocento.
Sia attraverso una speciale segnaletica che con prodotti multimediali, gli interventi realizzati coinvolgono la Cascata delle Marmore, ma anche Narni con il Ponte di Augusto, il lago di Piediluco e Papigno.
“L’inaugurazione di oggi – ha detto il sindaco Latini – è il punto d’arrivo di un lungo percorso di ricerca, di studio e di lavoro, ma segna anche l’avvio di una nuova stagione per lo sviluppo turistico dei nostri territori, sempre più legato al loro straordinario contenuto culturale, valorizzato splendidamente da questo progetto”.
“Un progetto identitario anche per i nostri cittadini – ha aggiunto il sindaco – che attraverso gli occhi di grandi pittori possono meglio capire quanto siano importanti i nostri paesaggi”.
Il sindaco e il vicesindaco Andrea Giuli, che gestisce le deleghe alla cultura e al turismo hanno ringraziato tutti i soggetti che hanno preso parte alla realizzazione del museo diffuso dei plenaristi, “un tassello importante per la valorizzazione turistica delle nostre eccellenze e un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni locali, gestore della Cascata delle Marmore e Fondazione Carit che ancora una volta ha sostenuto un intervento di grandissimo valore per il territorio ternano”.
Il progetto è descritto e raccontato dal sito www.plenaristi.it e il museo diffuso dei Plenaristi raccoglie attualmente 224 opere di 54 artisti oggi conservate in musei e collezioni di tutto il mondo.
“Sono dipinti, acquerelli, disegni – si legge nel sito web – che ritraggono i luoghi di maggior fortuna figurativa della valle ternana: Terni e la Cascata delle Marmore, Narni e il ponte di Augusto, il lago di Piediluco, Papigno e i suoi boschi. Gli artisti sono quelli del Viaggio in Italia. Provengono da Francia, Germania, Fiandre; pochissimi gli italiani. Tra i nomi spiccano Jean-Baptiste-Camille Corot, con 8 disegni e 14 dipinti tra cui le memorabili vedute della Cascata e del Ponte di Augusto, François-Marius Granet, Louis Ducros, Pierre-Athanase Chauvin, André Giroux, Jean-Joseph-Xavier Bidauld, Martin Verstappen, Karl Blechen, Gustav Palm”.