E’ sempre una immagine iconica quella che in uno scampolo di Primavera appena nuvolosa, immortala tanti illustri accademici e giovanissimi ricercatori o laureandi, affollare Spoleto in occasione dell’apertura della Settimana di Studi del Centro Studi sull’Alto Medievo.
Li si può vedere salire per Via Filitteria o passare lentamente da Piazza Pianciani, mentre magari chiedono qualche informazione su come raggiungere il Teatro Caio Melisso dove quest’anno il CISAM apre il suo LXX incontro di studi.
Il foyer del teatro e pieno di tavolini imbanditi con le innumerevoli pubblicazioni del Centro Studi, molte anche di tanti anni fa e stampate nella specializzata Panetto&Petrelli di un tempo, quando i tomi accademici si cucivano per sedicesimi di stampa lasciando le pagine unite e non tagliate, ma solo piegate.
Ci racconta qualche amico del Centro Studi, addetto alla vendita (e che conosce il catalogo generale a memoria…) che qualche bibliotecario “contemporaneo” telefona per sapere come mai i libri sono difettosi per via delle pagine non tagliate! Blasfemi, ci vorrebbe per costoro una vera “cura” medievale per rimediare a tanta ignoranza.
Una nuova edizione che torna a salvare le menti volenterose e una città che mai come ora sembra arrovellarsi sul suo destino futuro. Dunque, mai come stavolta il tema conduttore della nuova Settimana di Studi- che torna dopo 2 anni di fermo per il malaugurato stop pandemico- come appunto “Il Tempo nell’Alto Medievo”, è sinonimo di profezia anche per un territorio, si spera di una beneaugurante rinascita.