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Inaugurata la collettiva ‘Ovest’, Spoleto e Giappone sono più vicini

Dopo 430 anni dal primo contatto documentato tra la città del Festival dei 2 Mondi ed il Paese del Sol Levante, riprendono i contatti tra Spoleto e il Giappone, precisamente con la città di Himeji, in occasione di una collettiva d’arte contemporanea che si è inaugurata oggi a Palazzo Leonetti Luparini e che si protrarrà fino a domenica 9 agosto.

“OVèST”, questo il nome dell’iniziativa, si propone come collettiva d’arte contemporanea e micro festival d’incontri. Le sale di Palazzo Leonetti Luparini accoglieranno 47 opere di altrettanti artisti, 21 dei quali provenienti dal Giappone. Gli artisti sono legati alla città di Spoleto da rapporti di lavoro presenti o passati.

La mostra collettiva è stata inaugurata oggi nel corso di una cerimonia alla presenza del Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, dell’assessore alla Cultura Gianni Quaranta e dell’Assessore Angelo Loretoni, i quali hanno accolto la delegazione giapponese composta dal 16 persone e guidata da Hideo Fukushima, vice capo missione e ministro dell’Ambasciata del Giappone in Italia, accompagnato da autorità della città di Himeji tra i quali l’assessore Imazato e il presidente della Biennale d’arte di Himeji Shikama. Si tratta, ha sottolineato il Sindaco Cardarelli, che ha incontrato a Palazzo Comunale il vice ambasciatore Fukushima prima dell’inaugurazione della mostra, di una grande occasione per rinsaldare quelle prime relazioni che nacquero tra i due paesi nel ‘500. Abbiamo intenzione di ripetere questa esperienza culturale con l’auspicio di farla diventare evento biennale, questo per rafforzare, non solo in ambito artistico ma anche in altri campi, il turismo in primis, le relazioni tra Spoleto e Himej, città legate da vocazioni turistiche e culturali e da siti che sono patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

OVèST celebra i legami che uniscono la cittadina umbra ed il Giappone, esplorando e documentando le molteplici occasioni di contaminazione da cui hanno origine le sfumature che contraddistinguono il contatto tra i due popoli. Proprio la contaminazione costituisce il filo conduttore che lega le arti agli eventi. Scrigno delle celebrazioni di questi contatti sarà, nella giornata del 1 agosto, Palazzo Mauri che vedrà susseguirsi una serie di microeventi dalle 9:00 del mattino alle 20:00. Un micro festival nel corso del quale si potranno discernere le tendenze dell’arte contemporanea giapponese da conferenzieri della Commissione della Biennale dell’Arte della città di Himeji, si ripercorrerà l’immaginario di chi, cinquecento anni fa, sognava di mondi lontani, si ascolteranno i racconti di chi in letteratura ha giocato con i desideri e le paure guardando oltre lo spazio imminente, ci si sorprenderà di come i nostri avi furono più accoglienti di noi, si godrà di meravigliose arie dalla Madama Butterfly di un Puccini che guardava verso oriente. Tutto ciò avverrà grazie al contributo ed al lavoro costante che le molteplici realtà culturali di Spoleto coltivano da tempo con il Giappone.

“OVèST” nasce da un progetto dell’ICIGO, in collaborazione con la Commissione della Biennale dell’Arte della città nipponica di Himeji, con il coordinamento ideativo ed organizzativo del Cantiere Oberdan e dell’Associazione Contemporanea. Organizzatori e curatori degli eventi sono Tae Kokawa, Roberto Pibiri, Moreno Orazi, Claudia Talucci e Loredana Bucchi.