(Fda) Porterà calore e acqua calda a 45 utenze già dai prossimi giorni, mentre potrebbe arrivare a servirne 60 o 70 nei prossimi mesi, la centrale elettrica a cogenerazione inaugurata stamattina a Prepo, sotto il parcheggio della sede perugina della Fgic.
Il sindaco Boccali, insieme all’assessore all’ambiente Pesaresi e a Carlo Andrea Bollino, consigliere per le questioni energetiche del ministero per le Attività produttive, ha tagliato stamani il nastro al nuovo impianto, concluso a dicembre del 2008 ma messo a pieno regime solo in questi giorni, grazie all’ultimazione del sistema di “teleriscaldamento”, che la collega alle abitazioni e alle utenze.
L’impianto produrrà calore ed energia attraverso l’utilizzo di tre maxi caldaie a metano da 330 kW. Come spiegato a TuttOggi.info da Monia Mariani, ingegnere della SiEnergia – società che gestisce l’impianto- che ne ha seguito personalmente la realizzazione, con il sistema della cogenerazione (una sola centrale produce sia calore che elettricità), la centrale permetterà di produrre 1Mw di energia elettrica, che verrà utilizzata in parte dallo stesso impianto e per il resto venduta al gestore, approfittando di vantaggi economici dei “certificati verdi”, concessi in virtù “dell’alto rendimento di questo tipo di impianto di cogenerazione”.
Dalla centrale “uscirà” anche acqua calda, generata con una potenza di 8 Mw, che attraverso le condutture dell’impianto di teleriscaldamento andrà a scaldare l’acqua e i termosifoni di tantissime abitazioni da Prepo fino a via della Pescara, tra cui la sede della Provincia, la sede di Confindustria, la caserma dei Carabinieri, l’hotel Plaza e l’Etruscan.
Secondo la SiEnergia, che ha preso in gestione l’impianto realizzato dalla società Gaia Energia & Servizi di Perugia, in questo modo, concentrando la produzione in un unico punto, anziché scaldare l’acqua con tante caldaie nei vari edifici, si potrà avere una riduzione dell’impatto ambientale pari a 900 automobili in transito l’anno. Inoltre, secondo Bollino, la caratteristica dei “camini alti” della centrale, permetterà di disperdere le emissioni dell’impianto ad alta quota, con meno ricadute sull’inquinamento atmosferico cittadino.
Il sistema di condutture utili al teleriscaldamento, infine, potrà essere utilizzato anche per futuri impianti di riscaldamento da realizzare nelle vicinanze del sito, magari utilizzando delle tecnologie rinnovabili.