I dati della Cgia di Mestre nazionali e per regione: oltre 700 "cervelli in fuga" dal Cuore verde d'Italia
In un anno in Umbria 4mila studenti (di età compresa tra 18 e 24 anni) hanno lasciato prematuramente la scuola o l’università, mentre sono stati 756 i cosiddetti “cervelli in fuga”, cioè maggiorenni con meno di 40 anni che hanno lasciato la regione per trasferirsi all’estero.
E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla Cgia di Mestre. Che mostra come a livello territoriale siano le regioni del Sud che presentano i livelli di abbandono scolastico più elevati. Dal confronto tra la dispersione scolastica e la “fuga di cervelli” è la Campania a presentare il gap più elevato (la prima è numericamente 16 volte più grande della seconda). Seguono la Puglia e la Sicilia con 14, e la Toscana e la
Sardegna con 8.
Un rapporto che è di uno a 5 in Umbria, dove la dispersione scolastico-formativa ha interessato nel 2022 il 7,3% della popolazione in età 18-24 anni. Un dato in diminuzione del 2% rispetto al 2019.
Nel 2022 i giovani che in Italia hanno abbandonato la formazione prematuramente sono stati 465.0001 , pari all’11,5 per cento della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni. Sempre nello stesso anno, invece, i cosiddetti “cervelli in fuga” che se ne sono andati dal nostro Paese per trasferirsi all’estero sono stati 55.5002.