In Umbria è arrivata la variante Omicron 2 del Covid. Lo ha annunciato la professoressa Antonella Mencacci (Microbiologica Perugia) dopo i risultati del sequenziamento arrivati mercoledì dall’Istituto zooprofilattico di Teramo.
La variante Omicron da giorni rappresenta il 100% dei casi di contagio rilevati in Umbria. Ma finora non si erano registrati casi di infezione da Omicron 2, che presentano cioè il gene “S”. La settimana scorsa sono stati trovati 7 casi sospetti, su cui poi il sequenziamento a Teramo ha confermato la Omicron 2. Il campione quindicennale nazionale mostrerà quanto è diffusa la Omicron 2 in Umbria.
Tutto questo si osserva in una situazione generale che vede anche in Umbria raggiunto il plateau della curva dei contagi, anche tra bambini e ragazzi in età scolare.
La variante Omicron 2, secondo quanto osservato in altri Paesi, sembra più contagiosa.
La professoressa Mencacci ricorda che in Danimarca, dove si stanno togliendo le restrizioni, Omicron 2 è prevalente. “La questione – spiega Mencacci – è se gli anticorpi prodotti contro Omicron 1 serviranno a proteggere anche da Omicron 2. Verosimilmente sì. Così come sembra aiuti il vaccino”.
Nessuno dei 7 casi con Omicron 2 è ricoverato. La professoressa Mencacci non si dice preoccupata dell’arrivo della Omicron 2, anche se invita alla cautela.
Il sequenziamento, a livello nazionale, riguarda per l’Umbria circa 50/60 casi settimanali. Relativi a persone che si sono contagiate in modo severo nonostante il vaccino o che provengono da determinati Paesi esteri.
Intanto, Perugia si è organizzata per rendere l’Umbria autonoma con il laboratorio per il sequenziamento allestito a Microbiologia. I primi 20 campioni sequenziati hanno dato risultati eccellenti, confermando in pieno i risultati dell’Izsum di Teramo. A breve, dunque, l’Umbria potrà provvedere al sequenziamento in modo autonomo con la sua Microbiologica. Opportunità importante in caso di emergenza, non soltanto legata al Covid.
L’Umbria era stata la prima regione a sequenziare la variante brasiliana, un anno fa.
Il monitoraggio settimanale sui contagi conferma che è stato raggiunto il plateau, anche se l’incidenza dei nuovi casi scende lentamente. Con uno scostamento previsto di circa due settimane nella curva delle ospedalizzazioni. Che comunque sono ancora sotto controllo, mentre per le terapie intensive l’Umbria è una saturazione sotto il limite, che consente di restare in z ona bianca.
L’incidenza settimana è di 630 casi per 100mila abitanti. Con scostamenti ridotti tra i comprensori: 1190 a Terni; 1302 a Orvieto; 1556 Narni-Amelia; 1136 Spoleto; 1423 Foligno; 1273 Valnerina; 1748 Alto Chiascio; 1462 Perugino; 1446 Trasimeno; 1605 Assisi; 1302 Media Valle; 1653 Alto Tevere.