Lo abbiamo cercato senza successo per giorni al telefono, sul posto di lavoro e perfino a casa, nel tentativo di strappargli qualche anticipazione su una nuova eventuale impresa in mare aperto, ma non lo abbiamo mai trovato. Poi la rivelazione, da parte di una persona che lo conosce bene, ci ha indicato la via.
Il velista tifernate Alessio Campriani, in questi giorni di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, per la quale ha dovuto necessariamente mettere da parte barca e bussole, si è infatti buttato nel volontariato. Nello specifico con la Croce Rossa tifernate.
La prima volta lo abbiamo scovato, con tanto di casacca biancorossa crociata, davanti ad un supermercato: “L’ho fatto per rendermi utile alla comunità in questi giorni difficili” ci ha detto il velista tifernate, che per diventare volontario Cri ha dovuto anche seguire un corso online per ufficializzare questo suo nuovo ruolo di ‘volontario temporaneo’. Una volta appresi e assimilati i principi fondamentali dell’Organizzazione e delle disposizioni anti-Covid, infatti, Alessio si è calato in questa nuova realtà con grande entusiasmo.
“Il mio ruolo prevede servizi base – ha sottolineato – Oltre ad aiutare nel triage dell’ospedale, spesso ho un presidio davanti a supermercati convenzionati con la Croce Rossa, dove oltre a suggerire le giuste norme di comportamento per contrastare il contagio (regolando gli ingressi e le distanze, come indossare la mascherina, lavarsi le mani etc.), propongo anche di aiutarci con le iniziative ‘Spesa solidale’ o il ‘Carrello Sospeso’, raccogliendo cibo per chi in questa fase della pandemia ne ha veramente bisogno”.
Campriani ci tiene a sottolineare che, durante l’emergenza sanitaria, ha preferito lasciarsi alle spalle, solo momentaneamente, il mondo della vela. Gli stessi associati del Circolo Velico Centro Italia (di cui Alessio è presidente) hanno seguito il suo esempio: “Abbiamo voluto presentarci come un gruppo di persone che sì, amano la vela, ma che sono anche in grado di mettersi a disposizione nel momento del bisogno. E’ sempre bello quando lo sport si coniuga al sociale”.
Una scelta, quella di Campriani, che però non è piaciuta proprio a tutti. E proprio nell’ambiente della “sua” vela. “Durante un incontro in remoto tra i 7 italiani che hanno partecipato alla Mini Transat, – ci spiega – al quale mi sono presentato proprio con la casacca della Croce Rossa, sono stato criticato fortemente per aver parlato, in questa sede, del mio ritorno alla vita di tutti i giorni“.
“Da navigatore ho voluto salutare i colleghi e partecipare alla riunione ma ci tenevo a raccontare come, da bancario, ho affrontato le difficoltà delle aziende e, come Alessio, ho superato vari lutti e intrapreso la mia nuova avventura nel volontariato, ritenendo fortemente anacronistico e indelicato riparlare di una regata di 5 mesi fa durante una pandemia in corso. In tutta risposta sono stato aggredito verbalmente, soltanto per aver detto la mia. Oltre a rimanerci male ritengo che, per chi rappresenta la vela, sia stata una vera e propria caduta di stile oltre che un pessimo esempio”.
Con Campriani, però, si sa, è impossibile non parlare di vela, e allora gli abbiamo voluto chiedere quali fossero i suoi eventuali programmi per il futuro. “Con una stagione molto incerta non posso fare previsioni sul futuro. Comunque il mio prossimo appuntamento sarà un sit-in al Lago Trasimeno, dove collabori con i circoli del luogo. Sarò là, quando si potrà, per sensibilizzare le istituzioni riguardo ai vari porti del lago, molti dei quali insabbiati e di difficile approdo per le imbarcazioni, soprattutto nelle situazioni di emergenza. Sarà mio enorme piacere fare da testimonial per questa problematica da risolvere nell’immediato”.
Campriani, infine, ormai da volontario “navigato”, ci tiene anche a ricordare l’Iban della Croce Rossa: IT74Y0306921697100000000594 (causale: emergenza Covid-19). “Anche un piccolo aiuto può aiutarci a uscire da questa grande emergenza. Buon vento a tutti amici!”