Una rabbia cieca lo spinge ad aggredire un’intera famiglia e le Forze dell’Ordine. E’ successo nella serata di mercoledì 27 agosto, quando una telefonata di aiuto è giunta al Commissariato di Polizia tifernate. La chiamata proveniva da Cerbara, frazione di Città di Castello, dove era in corso una grave situazione di emergenza.
Giunti sul posto indicato, via Madonna del Lupo, gli agenti di turno si sono trovati davanti la porta d’ingresso di un appartamento sfondata e il 43enne P.S., all’interno dello stesso, che stava aggredendo furiosamente e con violenza una famiglia di immigrati cinesi. Le vittime dell’aggressione (un uomo, una donna e una bambina) si erano rifugiati in una stanza per difendersi dalla pazzia del 43enne che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, pretendeva la restituzione dell’appartamento, sempre minacciando i poveri malcapitati.
L’uomo, successivamente, si sarebbe scagliato anche contro i poliziotti, aggredendoli fisicamente e verbalmente nel tentativo maldestro di sfuggire al loro fermo. Non senza fatica gli agenti hanno dovuto immobilizzare l’agitato 43enne che, dimenandosi a calci e pugni, ha provocato loro diverse lesioni, poi curate al pronto Soccorso. Stessa sorte è toccata anche ai membri della famiglia cinese, trasportati e curati all’ospedale di Città di Castello.
Il tifernate P.S., in preda ai fumi dell’alcol, avrebbe provocato danni persino a un’auto parcheggiata nelle vicinanze dell’appartamento e a quella della Polizia. La sua furia non si sarebbe placata nemmeno una volta condotto al locale Pronto Soccorso e gli agenti hanno così proceduto all’arresto, convalidato questa mattina al tribunale di Perugia. L’uomo è ora in carcere in attesa della prosecuzione del processo.