Consuete scelte e qualche novità, ecco date e modalità con le quali si potrà andare a caccia in terra ligure
Con il ricorso vinto al Consiglio di Stato ha rivoluzionato il sistema della caccia alle specie in deroga in Italia, con l’obbligo per Ispra di indicare puntualmente le modiche quantità espressamente richieste dalle Regioni entro il 30 aprile. Una sentenza che ha aperto la strada a molte amministrazioni regionali.
Apertura il 15 settembre
Ma la Liguria è stata anche la prima Regione italiana ad approvare il Calendario venatorio 2024-25. L’apertura generale della caccia è stata confermata alla terza domenica di settembre (15 settembre 2024). Data dalla quale si potrà sparare in particolare alle specie lepre, pernice rossa, fagiano e starna, merlo, tordo bottaccio e colombaccio, la maggior parte delle specie acquatiche.
Specie cacciabili e periodi
Specie cacciabili e relativi periodi di caccia:
1) lepre comune e coniglio selvatico: dalla terza domenica di settembre al 30 novembre;
2) quaglia: dalla terza domenica di settembre al 31 ottobre;
3) pernice rossa e starna: dalla terza domenica di settembre al 30 novembre sulla base di piani
di prelievo, redatti dagli ambiti territoriali di caccia (ATC) e comprensori alpini (CA),
commisurati alla dinamica della popolazione, che prevedano l’adozione di meccanismi di
controllo del prelievo. La Regione può determinare limitazioni relative ad aree e periodi di
caccia;
4) fagiano: dalla terza domenica di settembre al 30 novembre; dal 1° dicembre al 30 gennaio
sulla base di piani di prelievo, redatti dagli ATC e CA, commisurati alla dinamica della
popolazione che prevedano l’adozione di meccanismi di controllo del prelievo;
5) beccaccia: dal 2 ottobre al 20 gennaio. La caccia alla beccaccia nel mese di gennaio può
essere esercitata solo in forma esclusiva e per un massimo di due giornate a scelta del cacciatore.
A tal fine, il cacciatore che intenda esercitare tale attività, prima dell’inizio della giornata, deve
annerire il rettangolo posto a fianco della forma di caccia “beccaccia a gennaio” sulla pagina del
tesserino venatorio;
6) merlo: dalla terza domenica di settembre al 30 dicembre; nel mese di settembre solo da
appostamento;
7) allodola: dal 2 ottobre al 30 dicembre;
8) colombaccio: dalla terza domenica di settembre al 30 gennaio;
9) tordo bottaccio: dalla terza domenica di settembre al 30 gennaio; nel mese di settembre solo
da appostamento;
10) tordo sassello e cesena: dal 2 ottobre al 20 gennaio;
11) germano reale, gallinella d’acqua, folaga, alzavola, codone, fischione, mestolone,
marzaiola, canapiglia, frullino e beccaccino: dalla terza domenica di settembre al 20 gennaio;
12) porciglione: dal 2 ottobre al 20 gennaio;
13) moretta: dal 2 novembre al 20 gennaio;
14) cornacchia nera, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza: dalla terza domenica di settembre al
30 gennaio;
15) fagiano di monte: dal 2 ottobre al 30 novembre (limitatamente ai soggetti maschi); la
Regione determina, sulla base di appositi censimenti di campagna, il contingente del fagiano di
monte che può essere abbattuto in relazione alla consistenza faunistica censita sul territorio e
determina le modalità di denunzia dei capi abbattuti ai fini della sospensione del prelievo.
Le limitazioni
È invece sospesa la caccia a moriglione, pavoncella e tortora selvatica, quest’ultima sulla base dei timori espressi dalla Commissione europea. Restano tutte le limitazioni tradizionali: niente preapertura e chiusura al 20 gennaio per tutte le specie acquatiche e per cesena, tordo sassello e beccaccia.
Dal 2 ottobre al 30 novembre 2024 sono previste due giornate aggiuntive, esclusivamente da appostamento, per colombaccio, merlo e tordo bottaccio, e una giornata per tordo sassello e cesena.
Il periodo di caccia alla beccaccia andrà dal 2 ottobre 2024 al 20 gennaio 2025. La caccia alla beccaccia nel mese di gennaio potrà essere esercitata solo in forma esclusiva e per un massimo di due giornate, a scelta del cacciatore.
Caccia alla volpe
È consentita ai singoli cacciatori dal 2 ottobre al 30 gennaio per non più di tre giornate alla
settimana. Nel periodo compreso tra il 2 ottobre ed il 30 gennaio può essere consentita la caccia
a squadre, con specifiche autorizzazioni nominative rilasciate dalla Regione, alle squadre
appositamente costituite, con l’impiego di ausiliari, in località determinate, ed in ogni giornata
aperta alla caccia. Nello stesso periodo è altresì consentito l’abbattimento della volpe durante la
battuta di caccia al cinghiale.
Carniere
Carniere massimo giornaliero:
- Per ogni giornata di caccia ciascun cacciatore non può abbattere o catturare un numero di
selvatici maggiore di quelli di seguito specificati:
a) Selvaggina stanziale:
4
fagiano, coniglio selvatico, starna, pernice rossa, lepre: complessivamente 2 capi, dei quali
una sola lepre; fagiano di monte: 1 capo; volpe: 1 capo.
b) Selvaggina migratoria:
25 capi complessivamente con il limite di:
- colombaccio: 15 capi; nelle giornate aggiuntive usufruite nel periodo 1° ottobre – 30
novembre 10 capi; - allodola: 10 capi;
- quaglia: 5 capi;
- beccaccia: 2 capi;
- moretta: 2 capi;
- mestolone, canapiglia, marzaiola, codone, frullino, beccaccino: complessivamente 5 capi;
- germano reale, gallinella d’acqua, porciglione, alzavola, fischione, folaga:
complessivamente 8 capi;
È consentito, oltre a quanto previsto dal punto 1. della lettera I), il prelievo di 20 capi per
specie per cornacchia nera, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia.
L) Carniere massimo stagionale:
- Ciascun cacciatore non può abbattere, nel corso dell’intera annata venatoria, un numero di
selvatici maggiore di quello di seguito specificato:
- quaglia: 25 capi;
- allodola: 50 capi;
- beccaccia: 20 capi;
- codone: 25 capi;
- moretta: 5 capi;
- fagiano: 20 capi;
- lepre, pernice rossa e starna: complessivamente 8 capi.
Le date delle chiusure
La stagione venatoria terminerà alla data del 20 gennaio per il tordo sassello, la cesena e per le specie acquatiche (germano reale, gallinella d’acqua, folaga, alzavola, codone, fischione, mestolone, marzaiola, canapiglia, frullino, beccaccino, porciglione e moretta) e il 30 gennaio per colombaccio, tordo bottaccio, cornacchia nera, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza.
La caccia a squadre al cinghiale si svolgerà tra il 2 ottobre e il 30 dicembre 2024, sino all’esaurimento del contingente annuale stabilito dalla Regione e nel rispetto delle vigenti misure di contrasto alla peste suina africana – Psa.