Marcia spedita l’organizzazione di Montelago Celtic Festival, quest’anno per la prima volta con un’edizione di quattro giorni, dal 31 luglio al 3 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti (MC). Ad essere svelati sono i nomi dei protagonisti della Tenda Tolkien, lo spazio dedicato ai libri e alle conferenze. Un evento nell’evento che ogni anno richiama centinaia di partecipanti appassionati all’universo fantasy e agli argomenti affini a Montelago, come il mito, la musica, la filosofia, l’illustrazione, l’ecologia e le sottoculture. Un’ora ad appuntamento, da giovedì a sabato, dalla mattina alla sera, ben 30 ospiti a confrontarsi sul tema di quest’anno: “Gli Incroci”. Partendo dalle creature fra le più singolari e affascinanti dall’immaginario tolkeniano, gli Ent, noti anche come i Pastori degli Alberi, i relatori sono chiamati a ragionare sull’originario rapporto tra uomo e ambiente, umano e vegetale, per passare agli incroci fra razionalità e magia o tra simboli e narrazioni, arrivando a quello fra popoli che vivono questo pianeta.
Le voci di questa speciale edizione coprono tante tonalità: giovedì arriva Andrea Donaera, fresco dell’uscita del romanzo La colpa è mia (Bompiani), a guidare il pubblico da Gandalf a Tyler Durden. E poi Francesca Matteoni che con Loredana Lipperini e Lucia Tancredi affrontano il significato delle streghe di ieri e delle streghe di oggi. Ma anche incontri musicali, come con il musicista autore del fantasy Helughèa (Eterea) Arthuan Rebis e Michele Sangineto, storico liutaio che ha esposto i suoi strumenti al Royal College of Music di Londra e al Louvre di Parigi. Sempre giovedì Antonio Brunori (presidente PFC Italia) propone una conferenza tra scienza e fantasy su “la voce degli alberi” mentre Marco De Biagi presenta il suo libro ambientato in un’oscura Serravalle di Chienti.
Venerdì sul palco, la mattina, si alternano lo storico fondatore di Montelago, Maurizio Serafini, con il suo ultimo libro in cui si narrano le origini di Montelago Celtic Festival, ma anche Roberto Arduini con una conferenza su Barbalbero e il rapporto Uomo-Albero. Il pomeriggio si apre nel segno dell’illustrazione con il collettivo Trincea Ibiza a presentare la sua complessa opera Nove Maghi, a seguire l’antropologa e scrittrice Giulia Paganelli, anche conosciuta nei social come @evastaizitta, a sottolineare come gli incroci non producono maschere, ma legami profondi e sorellanze. A chiudere la giornata lo scrittore Andrea Piva che con il suo ultimo romanzo La ragazza eterna (Bompiani), dove affrontare anche il tema del rinascimento psichedelico.
Sabato una giornata particolarmente intensa che si apre con la possibilità di ascoltare da vicino le parole dell’arpista contemporaneo che ha inventato il concetto di “celtic music”: Alan Stivell presenta il suo libro Stivell par Alan: Une vie, la Bretagne, la musique. A seguire il giornalista scrittore Nicola Mastronardi con un salto negli incroci della storia dell’antichità, e poi Sara Gianotto che, a partire dal suo ultimo libro Nella Terra di Mezzo con Tolkien (Perrone), incrocia la geografia di Tolkien, tra quella autobiografica e quella del suo mondo immaginato. Il pomeriggio inizia con le illustrazioni, questa volta arriva la follia del collettivo Čapek a presentare i due volumi, La Guida Turistica agli Aldilà possibili e La Guida Turistica agli Aldiquà selvatici, che hanno cambiato il modo di pensare le autoproduzioni; subito dopo uno dei traduttori di Tolkien, Edoardo Rialti, con una conferenza dal titolo suggestivo: Sacro è profano: grammatica della creazione in J. R. R. Tolkien. Per la prima volta a Montelago anche la pluripremiata illustratrice Elisa Seitzinger con Loredana Lipperini, a indagare “il simbolo” a partire dal loro libro illustrato Nome non ha (Hacca). A chiudere gli incontri 2024 è la filosofa, scrittrice e fondatrice della casa editrice Tlon, Maura Gancitano in una conferenza volta a ripensare l’intreccio tra pensiero logico e pensiero magico.
Giovedì e venerdì, dopo il riscontro positivo della scorsa edizione, si rinnova l’appuntamento delle 13.30: sul palco un leggio, microfono aperto e una copia del Signore degli Anelli per una jam session di lettura tolkeniana libera, con il pubblico che diventa protagonista. In programma anche un ospite fisso, tre lezioni-spettacolo del poliedrico Cesare Catà che, fra stand-up comedy e filosofia, porta in scena miti, cavalleria e il teatro di William Shakespeare.
La Tenda Tolkien, nata più di dieci anni fa e ormai realtà solida del festival, dalle 21.30 resta aperta con una sorpresa: il Folkie Horror Picture Show, il cinema di Montelago, tre film di paura proiettati no-stop per accompagnare gli spettatori verso le tenebre. Con la collaborazione di CROC, la rassegna cinematografica a cura di C.A.S.A., e AIS, la cooperativa di gestione del cinema PostModernissimo di Perugia, ogni sera, da giovedì a sabato, un film in loop durante tutta la notte: The Vvitch – A New England Folktale, horror statunitense firmato da Robert Eggers, Lamb (Dýrið) di Valdimar Jóhannsson e il thriller As Bestas – La Terra Della Discordia di Rodrigo Sorogoyen.
Montelago Celtic Festival è un evento firmato La Catasta e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Contram, Università di Camerino, Protezione Civile e Croce Rossa.
Info e prevendita: www.montelagocelticfestival.it