Categorie: Foligno Politica

In casa Pd resta 'congelata' la sfida a tre per la candidatura a sindaco

Claudio Bianchini

Tutto potrebbe accadare in casa Pd, anche se nel frattempo tutto sembra fermo. In verità sono ore di frenetiche trattive, contatti trasversali, telefoni roventi e costanti contatti con i vertici regionali da una parte e con la base dall'altra. Ai nastri di partenza per la conquista della fascia tricolore, sono pronti a scattare: l'attuale sindaco uscente Nando Mismetti che ha raccolto il consenso dei tre quinti dei delegati comunali, l'assessore regionale al Bilancio Vincenzo Riommi cha ha già raccolto ben 140 firme di iscritti e Joseph Flagiello, che alla fine ha deciso di rompere gli indugi ed in poche ore è stato sostenuto da circa 120 tesserati piddini. Verrebbe quasi da dire 'una poltrona per tre'.

Tutto 'congelato' – I nodi sarebbero dovuti venire al pettine nella giornata di ieri, almeno così era stato più volte annunciato dalla stessa segretaria Patrizia Epifani, con tutte le documentazioni consegnate sul tavolo della sede di via Mazzini. Ma già domenica, intorno alle 20 l'unione comunale di Foligno aveva annunciato il rinvio a data da destinarsi del vertice prefissato per le 18 del giorno successivo.

Vertice a Perugia – Intanto, nella giornata di ieri, verso mezzogiorno, si è invece tenuto un incontro interlocutorio a Perugia, tra il tris di aspiranti candidati (Mismetti – Riommi – Flagiello) e la presidente della Regione dell'Umbria Catiuscia Marini, alla presenza dell'onorevole Gianpiero Bocci e del consigliere regionale folignate Luca Barberini. Un primo incontro confronto distensivo, per cercare di trovare un'intesa di massima che possa portare ad un accordo unitario. Il 'caso Perugia' viene considerato una brutta gatta da pelare, e nella terza città umbra si cercano di evitare, per quanto possibile, faide interne in casa Pd.

Le ipotesi in campo – L'intento delle segreterie piddine è quello di arrivare all'individuazione di un candidato unico e condiviso, scegliendo nella triade già scesa in campo, in alternativa si andrebbe verso una sfida a tre con eventuali primarie interne. C'è chi non esclude del tutto la possibilità di seguire una terza via, quella di individuare una figura esterna che sappia mettere d'accordo le varie anime piddine ed i contendenti, con relativi supporter. Siamo ovviamente nel campo della cosiddetta fantapolitica.

Sel incalza il Pd – E resta ancora aperto il fronte relativo alle primarie di coalizione, con Sinistra Ecologia e Libertà che si mostra decisa ad andare sino in fondo: Elisabetta Piccolotti, attuale assessore alla Cultura, è pronta a sciogliere la riserva entro la settimana. Se il Pd non procederà su questa strada, i vendoliani come più volte dichiarato dallo stesso segretatio Savastano, sarebbero anche pronti a correre da soli.