Il personale della Polizia di Stato di Perugia, nell’ambito di attività investigative finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto – a Massa Martana – un cittadino albanese, classe 2002, un cittadino slovacco, classe 1997 e un cittadino italiano, classe 2001, poiché trovati in possesso di oltre 14 chili di droga e circa 25.000 euro in contanti.
Nello specifico, mentre erano impegnati in un servizio di osservazione, i poliziotti della Squadra Mobile – coadiuvati dal personale della Squadra Mobile di Terni – hanno notato un veicolo sospetto. Per questo motivo i poliziotti hanno deciso di procedere ad un controllo più approfondito intimando al conducente di fermarsi. L’uomo, però, anziché arrestare il veicolo, ha tentato la fuga speronando l’auto di servizio, danneggiandola e provocando ai due operatori di polizia lesioni personali giudicate guaribili, rispettivamente, in 6 e 4 giorni.
Dopo averlo bloccato, il personale ha sottoposto a perquisizione il conducente e i passeggeri e l’autovettura. Il controllo approfondito dell’auto ha consentito di rinvenire un doppiofondo ricavato sotto i sedili dell’auto, dove all’interno era stata occultata sostanza stupefacente tipo marijuana – circa 5 chili – e hashish – per oltre 1 chilo – confezionata in “panetti”. Per questo motivo, i poliziotti hanno deciso di estendere la perquisizione anche alle abitazioni e relative pertinenze dei soggetti, attività che ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriori 540 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana, 7 chili e mezzo di sostanza solida che, dagli accertamenti tecnici del personale del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, è risultato essere stupefacente tipo hashish; e 25.000 in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Accompagnati in Questura, a termine delle attività di rito, i tre soggetti sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Su disposizione del Pubblico Ministero della Procura di Spoleto, sono stati trattenuti presso la Casa di Reclusione di Spoleto, in attesa dell’udienza di convalida. Il cittadino italiano, inoltre, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di danneggiamento, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale. Gli indagati devono presumersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.