Tre giovanissimi fermati dalla polizia a Perugia, in zona Fontivegge, mentre si drogano, in due distinti episodi.
Ed i controlli degli agenti portano come conseguenza anche un arresto ed una espulsione.
Il primo intervento è quello relativo ad un tunisino di 30 anni, intento a “bucarsi” nella zona di Fontivegge. L’intervento della polizia è avvenuto su segnalazione di un cittadino al 113: all’arrivo degli agenti l’uomo era seduto su una scala, immobile. Le verifiche hanno appurato che sul giovane pendeva, da parte del Tribunale di Perugia, un’istanza del gip che disponeva la sostituzione della misura dell’obbligo di dimora nel territorio del comune di Perugia con la misura cautelare della custodia in carcere per l’inosservanza alle disposizioni dell’autorità giudiziaria.
L’uomo, che a luglio era stato trovato con due coltelli al seguito subito dopo aver effettuato un furto all’interno di una autovettura in via Settevalli, è stato dunque accompagnato dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Perugia, diretto dal commissario Monica Corneli, presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne.
Sempre il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in un’altra occasione è intervenuto nella stessa zona dopo la segnalazione della presenza di due ragazze intente, presumibilmente, a drogarsi.
Dopo i controlli sulle ragazze, una 25enne ed una minorenne (entrambe italiane), la polizia ha stretto il cerchio sul loro spacciatore. Grazie anche alle descrizioni delle due. Il giovane, un 31enne di origine tunisina, è stato ben presto individuato e controllato.
Il soggetto, irregolare sul territorio nazionale e con numerosissimi precedenti di polizia in merito al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, non droga con sé. Ma è stato però trovato in possesso di un coltello a serramanico del quale non era in grado di dare alcuna motivazione sul porto. L’uomo è stato denunciato per il reato di porto di armi ed oggetti atti ad offendere ed a suo carico venivano avviate le procedure per l’espulsione dal Paese.