Categorie: Politica Spoleto

IMU, dal Comune tutte le info per il pagamento – Ma l'opposizione va di nuovo all'attacco

E’ di pochi minuti fa la nota con cui il Comune di Spoleto fornisce alla cittadinanza tutte le indicazioni utili per il saldo dell’IMU, previsto per lunedì 17 dicembre. Ecco il testo del comunicato:

La nuova imposta municipale propria (IMU) sostituisce da questo anno l’imposta comunale sugli immobili (ICI). L’imposta deve essere pagata dagli stessi soggetti che pagavano l’I.C.I. ovvero coloro che sono possessori di immobili (sia proprietari che usufruttuari che titolari di un diritto reale di abitazione compresa la prima abitazione e di tutte altre tipologie di immobili nonché aree fabbricabili). I terreni agricoli e i fabbricati rurali strumentali classificati in catasto nella Categoria D/10 sono esentati dal pagamento in quanto il territorio del Comune di Spoleto è classificato parzialmente montano.

Il saldo dell’imposta dovrà essere pagato entro lunedì 17 Dicembre 2012 in base alla aliquote stabilite dal Comune di Spoleto. Il pagamento dovrà essere effettuato esclusivamente a mezzo modello F.24 presso le banche e gli uffici postali. Non è possibile effettuare il pagamento mediante bollettino di c/c postale. Con il saldo di dicembre va ricalcolata l’intera imposta dovuta per l’intero anno o per il periodo di possesso dell’immobile e vanno detratti gli acconti già pagati con le rate di giugno e di settembre, tenendo sempre distinti gli importi dovuti al Comune da quelli da corrispondere allo Stato.

1. Prima abitazione e sue pertinenze: 0,45%
2. Abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado (genitore-figlio/figlio genitore) e sue pertinenze aliquota: 0,76%
3. Immobili concessi in locazione a canone agevolato regolarmente registrati: 0,76%
4. Immobili di proprietà dell’A.T.E.R. e della cooperative edilizie a proprietà indivise assegnati ai soci: 0,46%
5. Aree fabbricabili: 0,76%
6. Per tutti gli altri immobili: 0,90%
7. Detrazione da applicare all’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, fino a concorrenza dell’ammontare dell’imposta: € 200,00
8. Detrazione da applicare al calcolo dell’imposta adibita ad unità immobiliare adibita ad abitazione principale, fino a concorrenza dell’ammontare dell’imposta, per ogni figlio di età inferiore a 26 anni e per un numero massimo di 8 figli: € 50,00
9. Detrazione da applicare alle unità immobiliari di proprietà dell’A.T.E.R. e della cooperative edilizie a proprietà indivise assegnati ai soci: € 200,00

L’amministrazione, dunque, sembrerebbe non voler replicare al comunicato diramato ieri dai consiglieri di minoranza Fabrizio Cardarelli, Gian Marco Profili e Angelo Loretoni che, replicando a loro volta ad una precedente nota del sindaco, hanno accusato la maggioranza di “essere bugiarda”, o per lo meno di “ignorare ciò di cui parla”. L’oggetto del contendere sono le aliquote individuate per le abitazioni concesse ad uso gratuito a parenti in linea retta di 1° grado e per gli immobili concessi in locazione a canone agevolato regolarmente registrati: mantenute al minimo di legge stando alle dichiarazioni di sindaco e capigruppo, alzate invece dello 0,3% secondo le opposizioni. Leggiamo la nota:

La peggior cosa per un amministratore pubblico è essere bugiardo oppure ignorare quello di cui parla. Stupisce per questo leggere la nota diramata dal Comune di Spoleto in merito al regolamento di applicazione dell'Imu, laddove si dice che “i valori per il 2012 sono stati mantenuti ai livelli minimi previsti per legge sia per quanto riguarda le abitazioni concesse ad uso gratuito a parenti in linea retta di 1° grado, sia per gli immobili concessi in locazione a canone agevolato regolarmente registrati”. Poco cambia, nella sostanza, se l'amministrazione comunale ha detto una bugia consapevolmente o se non sa come funziona: la verità è un'altra. Il decreto legge 201/2011, che istituisce l'Imu, prevede infatti la possibilità per i Comuni di aumentare o diminuire l'aliquota di base dello 0,3%. Il minimo applicabile per legge per quanto riguarda le abitazioni concesse ad uso gratuito a parenti di primo grado e per quelle a canone concordato sarebbe stato quindi lo 0,46% e non lo 0,76% come vorrebbe far credere la nota del Comune. Un'aliquota che la Giunta comunale ha previsto soltanto per gli edifici dell'Ater e che se avesse voluto avrebbe potuto applicare anche in altri casi, ma non lo ha fatto. Non si può continuare allora a dire le bugie ai cittadini. Tanto più che sulle abitazioni affittate a canone concordato esisteva da anni un accordo con le associazioni degli inquilini ed altri soggetti che prevedeva l'esenzione totale del pagamento quando era ancora in vigore l'Ici. Altra questione è quella del regolamento di applicazione dell'Imu, che per legge avrebbe dovuto essere approvato entro fine ottobre. Ricordiamo che al primo consiglio comunale convocato su questo tema la maggioranza è scappata via. La presidente del consiglio comunale, completamente inadeguata in questa occasione al suo ruolo, nonostante l'approvazione del regolamento fosse scaduta a fine ottobre, ha riconvocato il consiglio dopo circa 25 giorni. Ma ha manifestato ancor più la sua inadeguatezza quando, dopo che la giunta aveva ritirato la pratica solo perché non aveva i numeri e l'aveva riapprovata il 30 novembre, non si è preoccupata di riconvocare il consiglio nei tempi minimi obbligatori per legge, ma lo ha fatto il 10 dicembre, perdendo ulteriore tempo. E ora, dopo che la maggioranza non si è presentata e la giunta non ha accolto i nostri emendamenti che invece aveva detto che avrebbe valutato, accusano l'opposizione? Fa sorridere, poi, che il tutto viene motivato da una ragione di bilancio, quando potrebbero essere tagliate spese come quella del direttore generale, della segretaria e del portavoce del sindaco o dei dirigenti senza contratto a tempo indeterminato. Ci chiediamo cosa succederà per i cittadini ora, visto che non esiste nessun atto che prevede che le aliquote sui terreni vengano calcolate sui valori del 2011. Da nessuna parte c'è infatti scritto che si possa far riferimento alle tabelle trasmesse dall'Agenzia del Territorio, come viene detto dalla nota del Comune. È scritto soltanto nella proposta di regolamento, non ancora approvato, che fa riferimento al valore venale in comune commercio. I cittadini potrebbero a questo punto pagare l'Imu prendendo come riferimento il vero valore venale in comune commercio ed il Comune, non avendo determinato i valori indicativi per zone omogenee, non potrebbe fare alcun accertamento in futuro.

Ulteriori sviluppi sulla vicenda sono attesi nella seduta di consiglio comunale di lunedì 17 dicembre, quando per la quarta volta il massimo concesso cittadino sarà chiamata a discutere sul Regolamento IMU. Che possa essere la volta buona per approvarlo?