«Applicare l’Imu sugli immobili terremotati significa imporre una tassa iniqua, penalizzare ancor di più i cittadini colpiti dagli effetti del sisma e violare il principio di uguaglianza e pari dignità sancito dalla Costituzione italiana: Regione e Comuni devono mobilitarsi insieme contro un provvedimento ingiusto e paradossale».
Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Luca Barberini, in una mozione presentata stamani per chiedere all’Esecutivo di Palazzo Donini “di attuare ogni azione necessaria, presso il Governo, perché venga rappresentata l’ingiusta imposizione dell’Imposta Municipale Propria (Imu) sugli edifici danneggiati dal terremoto e prevista l’esenzione del tributo sino alla definitiva ricostruzione e agibilità degli stessi”.
«In Umbria – sottolinea Barberini – sono centinaia le abitazioni inagibili a causa dei numerosi eventi sismici che hanno interessato la regione dal 1997 ad oggi, di cui oltre mille nel solo comune di Foligno: si tratta per lo più di seconde case, a cui lo Stato non ha ancora dato una risposta per il mancato trasferimento dei fondi necessari al loro recupero. Chiedere ai proprietari di questi immobili di pagare un’imposta su un bene di fatto inutilizzabile, non solo a causa di una calamità naturale ma anche per effetto della mancata erogazione di un contributo statale, rappresenta una vera e propria beffa oltre che una palese ingiustizia. È, inoltre, inaccettabile che il Governo abbia previsto l’esenzione dell’Imu soltanto per gli edifici terremotati situati in Abruzzo, ignorando i numerosi fabbricati che in Umbria versano, da anni, nelle stesse condizioni. Altrettanto assurdo è che ci sia voluta una mobilitazione dei parlamentari umbri per rendere noto all’Esecutivo di Palazzo Chigi che nel comune di Marsciano sono decine le abitazioni inagibili, a causa del sisma del 2009. A fronte di questa situazione – conclude Barberini – è auspicabile un univoco e chiaro pronunciamento del consiglio regionale, condiviso dalle varie forze politiche, per riportare a equità la situazione delle popolazioni colpite da calamità naturali ed evitare la diffusione di azioni di disobbedienza fiscale. Mi auguro che anche i comuni umbri interessati si mobilitino per rappresentare al Governo l’inopportunità dell’Imu sugli edifici inagibili, mettendo in campo tutte le iniziative necessarie contro le modalità di applicazione di un’imposta di fatto inaccettabile».