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Ims Spoleto, cassa integrazione ordinaria per tutti e 300. Nuova Panetto: ma chi compra? Aggiornamento: Galli prova a denigrare Tuttoggi.info (nei Commenti)

Carlo Ceraso
Cassa integrazione ordinaria per tutti e 300 gli operai della Industrie Metallurgiche di Spoleto, azienda del Gruppo Castiglioni. E’ quanto fissato oggi nell’incontro che l’azienda ha avuto presso Confindustria di Perugia con le organizzazioni sindacali. Alla base della decisione, stando a quanto riferito dal direttore, l’ingegnere Massimo Santoro, non ci sono “problemi strutturali” ma solo difficoltà nell’alleggerire la produzione a causa delle scorte di magazzino che attendono di esser vendute. Anche se secondo fonti interne all’Ims ci sarebbe anche qualche problema di natura finanziaria. Impossibile saperne di più visto che le parti restano (inspiegabilmente) blindate sulla intesa raggiunta oggi. Forse per consentire domattina ai sindacati di comunicare l’accordo ai lavoratori nel corso della assemblea che era stata programmata già dalla scorsa settimana. Sui dettagli dell’accordo qualcosa però trapela, non fosse che la politica da giorni segue con apprensione la vicenda. Stando a quanto può anticipare TO® a creare le maggiori preoccupazioni sarebbe il reparto legato alle lavorazioni della ghisa, le cui attività verrebbero interrotte almeno per tutto il prossimo mese settembre. Più semplice la questione per il reparto alluminio la cui linea potrebbe esser sospesa un giorno a settimana (lunedì o venerdì). Gli operai dei due reparti dovrebbero quindi alternarsi nei turni di lavoro dell’alluminio: è questo il nodo più spinoso perché bisognerà tener conto delle diverse professionalità. Se tutto andrà come prevede il management, già per metà ottobre potrebbe tornare il sereno sullo stabilimento di Santo Chiodo.
Nuova Panetto e Petrelli – la giornata di oggi però ha registrato i riflettori accesi anche su un’altra azienda a rischio, la Nuova Panetto e Petrelli dove si è tenuta l’assemblea dei lavoratori convocata dalla Rsu. Come si ricorderà l’asta per la vendita delle quote di maggioranza della fallita Team2000 (80,7% del pacchetto) è andata deserta per tre volte e ora si guarda con non poca apprensione al prossimo bando non ancora ufficialmente fissato dal Tribunale di Latina (si parla del prossimo 22 settembre quando la quota varrà 750mila euro). Nei giorni scorsi però, come anticipato da Tuttoggi.info, si era registrato l’interesse di una cordata di imprenditori rappresentati dalla consulente spoletina Patrizia Galli che non ha voluto svelare l’identità dei suoi clienti neanche al Cda della NPP. Sul piatto della bilancia hanno messo 800mila euro, 50mila più del prossimo prezzo base. La Galli aveva genericamente parlato di 8 aziende, due di Spoleto e Foligno, 6 di Roma. Del Gruppo, a quanto risulta a TO®, farebbe parte anche la Globe Group, società di grafica, stampa e interpretariato con sede a Foligno e due stabilimenti a Modena e Rosario (Argentina). Ma a creare qualche dubbio sulla effettiva intenzione della cordata è la capofila, la Diffusione Italia S.r.l. che vede quale amministratore unico il trentenne Maurizio De Fusco: capitale sociale di 57mila euro e sede fissata presso lo studio di un commercialista. Insomma pare trattarsi di una ‘scatola vuota’ visto che, consultando la visura camerale, alla voce “addetti” ne risulta 1 soltanto, l’amministratore appunto. Che non sia una azienda di esperienza nel settore cartografico lo si evince guardando la data di cambio delle attività prevalenti: fino al 15 febbraio 2011, infatti, la Diffusione Italia era impegnata nel “commercio all’ingrosso di articoli per l’illuminazione, materiale elettrico vario per uso domestico”. Insomma una società di copertura. “Quando avremo prova che la nostra offerta è di interesse – spiega in serata la Galli – svelerò il nome delle altre 6 aziende che gravitano tutte nel mondo dei prodotti cartari”. Un po’ pochino, anche se, stando ai rumors, la cordata potrebbe contare sull’appoggio del consigliere di amministrazione Leodino Galli (in quota alla Scs) e al membro della Rsu Carlo Ugolini (Cisl). Proprio quest’ultimo oggi, dopo un acceso scontro con i colleghi di Cgil e Uil, ha proposto e ottenuto di inviare una lettera al sindaco Daniele Benedetti affinchè fissi un tavolo alla presenza del board Npp.

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