Il sindaco di Cannara: "Grazie Umberto, sei un esempio di solidarietà e, ancora una volta, rendi il tuo paese orgoglioso di te"
Una bella storia che arriva dalla Polonia vede protagonista un imprenditore di Cannara. Gli ucraini che fuggono dalla guerra possono infatti trovare rifugio a Lowicz, 80 chilometri da Varsavia, in un’azienda creata da due italiani, Umberto Magrini (originario di Cannara) e Riccardo Caruso. I due imprenditori hanno deciso di mettere a disposizione delle famiglie delle loro 300 operaie ucraine e dei profughi un intero albergo e pure un lavoro.
La struttura era stata acquistata tempo fa per rendere dignitoso il soggiorno di chi lasciava il Paese per guadagnarsi da vivere. Il gruppo imprenditoriale, infatti, occupa molti lavoratori che arrivano dall’Ucraina e stagionali.
La notizia è stata pubblicata dal Corriere della Sera e rilanciata dal sindaco di Cannara, Fabrizio Gareggia, come esempio di accoglienza cannarese.
Azienda in Polonia apre alle porte agli ucraini in fuga
Gli ucraini – per lo più donne – vengono assunti, spesso in maniera stagionale, nella fabbrica di Lowicz, che fa parte del PartnersPol Group che occupa circa 2mila lavoratori e ha come core business la logistica. Non solo trasporti, però, ma anche confezionamento di merci pure per note ditte italiane. Ora che la Russia ha dichiarato guerra all’Ucraina, l’azienda ha aperto le porte alle famiglie delle operaie, mentre alcune di loro hanno lasciato la Polonia per tornare nel proprio Paese.
L’albergo aziendale può ospitare fino a 400 persone (attualmente ce ne sono 150) e l’obiettivo è di aprire le porte anche a profughi non legati al gruppo industriale. Ed oltre ad una dimora, i due imprenditori italiani stanno offrendo anche lavoro agli ucraini che scappano dalla guerra.
Il cannarese Magrini: “Risposta commovente”
L’iniziativa osserva il CorSera ha fatto venire in mente a qualcuno Oskar Schindler, protagonista di “Schindler’s list” di Spielberg, che salvò migliaia di ebrei dallo sterminio della shoah nella Polonia invasa dai nazisti. “Oddio, mi sembra eccessivo” è stato il commento di Magrini, che aiuta gli ucraini insieme a tante altre persone. “La risposta è stata commovente. Mi ha richiamato una ventina di imprenditori italiani, offrendo tutti qualcosa: c’è chi fornisce pasti caldi, chi giocattoli… Abbiamo preso una psicologa per i bambini”.
Sindaco Gareggia: “Esempio di solidarietà”
“Grazie ad Umberto Magrini, – è il commento del sindaco di Cannara Fabrizio Gareggia – imprenditore cannarese che, in questi momenti di grande sofferenza per il popolo ucraino, ha deciso di accogliere tutti i familiari delle maestranze ucraine impiegate nella sua azienda a Lowicz in Polonia. Così, Umberto ha messo a disposizione delle persone in fuga dalla guerra un albergo con 400 posti. Per loro non solo un rifugio sicuro, ma anche un lavoro. Grazie Umberto, sei un esempio di solidarietà e, ancora una volta, rendi il tuo paese orgoglioso di te”.
Umberto Magrini vive in Polonia dal 1992, prima dipendente di una grande azienda di elettrodomestici. Nel corso degli anni si è costruito un’ottima carriera professionale dando vita insieme a Riccardo Caruso alla ParnersPol, che ha 5 sedi in Polonia.
(ha collaborato Sara Fratepietro)