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IMPRENDITORE ARRESTATO CON 1 KG DI COCAINA, UN PIZZINO FA TREMARE L'UMBRIA “BENE”

Carlo Ceraso
Nel commissariato di Foligno vige il massimo riserbo, dopo l’arresto dell’imprenditore arrestato nel tardo pomeriggio di giovedì scorso e che trasportava nella in auto un chilo di cocaina purissima. Gli inquirenti, infatti, stanno cercando di risalire non solo a coloro che hanno venduto il quantitativo di droga, ma anche al ‘giro’ cui era diretta la cocaina. Stamani la conferenza stampa tenuta dal vicequestore Bruno Antonini che ha messo in risalto la professionalità con cui hanno agito i suoi uomini, coordinati dal pm di Perugia Alessia Paternesi.
L’arresto – è giovedì pomeriggio, le pantere del commissariato sono impegnate in alcuni servizi antirapina quando notano l’uomo, già noto per alcuni precedenti penali, a bordo di un’auto di lusso di grossa cilindrata. Si tratta di L.A., 36 anni, di nazionalità albanese, imprenditore edile. Il pregiudicato, alla vista degli agenti, spinge il piede sull’acceleratore sperando di far perdere le proprie tracce. Ci prova a fare il pilota di F1 ma la volante gli resta incollata quanto basta per farlo desistere dal maldestro quanto criminoso tentativo di fuga. Comincia così la perquisizione dell’auto e dal bagagliaio, o meglio dal vano della ruota di scorta, salta fuori una busta con dentro un chilo di cocaina pura. Indosso l’uomo ha 9.500 euro (nella sua abitazione gli investigatori troveranno altri 2mila euro). Per lui scattano le manette e il trasferimento in commissariato
Il pizzino – una svolta alle indagini potrebbe arrivare da un pizzino trovato dagli agenti. Un foglietto di carta con appuntati diversi nomi sui quali si è ora incentrata l’inchiesta che punta a capire il ruolo di tale persone: clienti dell’impresa o assuntori di cocaina ai quali sarebbe dovuta arrivare la partita sequestrata? Difficile dirlo al momento – anche se gli inquirenti ridimensionano la notizia definendo la lista come una serie di “contatti di lavoro” – ma a scrutare la soddisfazione che c’è in commissariato per l’operazione, si ha la sensazione che le indagini sono destinate a rivelare presto ulteriori, clamorose novità. La droga, a quanto trapela, era destinata al mercato folignate ma non si esclude anche a quelle delle vicine Perugia e Spoleto.
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