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Imposta di soggiorno, ad Assisi botta e risposta Federalberghi-Guarducci sull’Osservatorio

La disfida sulla tassa di soggiorno, ad Assisi, si gioca sul filo degli orari. Nel pomeriggio del 31 gennaio Federalberghi della provincia di Perugia Confcommercio torna a ribadire la sua contrarietà al balzello e invita l’amministrazione comunale di Assisi a dare finalmente vita al Tavolo di confronto promesso da tempo e mai attivato, l’assessore risponde a stretto giro di posta per contestare che, sei ore prima dell’arrivo del comunicato stampa, l’associazione era stata avvertita che sarebbe nato un tavolo di confronto.

“Pur confermando il nostro No deciso, convinto e motivato all’introduzione dell’imposta di soggiorno – dice Simone Fittuccia, imprenditore di Assisi e presidente di Federalberghi della provincia di Perugia – avevamo apprezzato il metodo proposto dall’amministrazione comunale di Assisi, che avrebbe condiviso con noi criticità e progetti di utilizzo delle nuove risorse”. Nella nota si rilevano delle criticità (ma non si spiega quali) e si lamenta l’assenza di un luogo dove discuterne con l’amministrazione comunale.

“Crediamo inoltre – scrive Fittuccia – che sia già ora di ragionare nel merito dell’utilizzo delle risorse che entreranno nelle casse comunali grazie alla tassa di soggiorno. Il fattore tempo non è irrilevante per le imprese, che hanno bisogno di sapere e programmare. Non vorremmo vedere ad Assisi ciò che abbiamo visto altrove, ovvero l’impiego improprio, da parte delle amministrazioni comunali, delle risorse che la legge vuole siano destinate allo sviluppo del turismo. Per questo motivo è importante attivare, al più presto, il Tavolo di confronto che era stato promesso ad imprenditori costretti al ruolo di sostituti d’imposta per conto dell’amministrazione comunale”.

Guarducci non perde tempo e allega screeshot a sostegno di quello che definisce uno “strano tempismo. Abbiamo scritto e avvisato via whatsapp Federalberghi alle 9.43, e alle 15.07 si lamentano a mezzo stampa”. Il patron di Eurochocolate e assessore a cultura e turismo rivendica che la giunta assisana ha pensato all’istituzione di un osservatorio “non suggerito né imposto da nessuno. Sarà un orgnismo che monitorerà gli effetti dell’imposta di soggiorno e formulerà eventuali proposte correttive. Abbiamo mandato una lettera di richiesta di indicazione nominativi rappresentanti associazioni di categoria entro il 20 febbraio, per una convocazione entro il 10 marzo”.