La società A2A ha presentato ieri pomeriggio (2 febbraio) a sindaco, giunta e consiglieri comunali di Gualdo Tadino, nel corso di una Commissione Speciale, il progetto per la realizzazione di un
impianto per il recupero e valorizzazione dei rifiuti organici nel territorio gualdese, finalizzato
alla produzione di biometano e compost di qualità.
L’iniziativa, che sarà portata avanti da Bioenergia Gualdo S.r.l. – società nata dalla compartecipazione di
A2A Ambiente (Gruppo A2A) – e Saxa Gres, consentirà di trattare, secondo i principi dell’economia
circolare, i rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata dell’organico domestico e di sfalci e potature del
verde pubblico e privato e trasformarli in risorse.
Grazie all’innovativo impianto, in grado di trattare 60.000 tonnellate all’anno, sarà infatti possibile
produrre biometano e compost, risorse preziose da mettere a disposizione delle comunità locali. Il
biometano generato, pari a 4.920.000 metri cubi all’anno, verrà immesso nella rete di trasporto del gas
e potrà essere destinato alle attività produttive della zona, nello specifico all’area industriale Nord del
Comune, riducendo così il ricorso ai combustibili fossili e fornendo un contributo concreto per la crescita
del processo di decarbonizzazione e competitività del sistema imprenditoriale del territorio.
Dall’operatività dell’impianto sarà possibile ottenere anche circa 12.000 tonnellate di compost naturale
ogni anno (quantitativo sufficiente a soddisfare le esigenze delle colture di circa 400 ettari di terreno),
un ammendante che aiuta a mantenere produttivi i suoli e che sarà messo a disposizione dell’agricoltura
locale, consentendo così di evitare l’utilizzo di concimi chimici.
Grande attenzione sarà posta agli aspetti paesaggistici e architettonici, affinché l’impianto sia in grado
di integrarsi totalmente nel panorama circostante. Per ridurre al minimo l’impatto visivo, le finiture esterne saranno realizzate in diverse tonalità di verde, in completa armonia con i colori dell’ambiente. La mitigazione prevede inoltre la piantumazione di piante e alberi autoctoni lungo tutto il perimetro dell’area.
Verranno inoltre implementati sistemi innovativi che consentiranno di evitare qualsiasi tipo di emissione odorigena. Tutte le attività, dalla fase di ricezione del rifiuto all’uscita del compost, saranno, infatti, svolte in aree chiuse e dotate di sistemi di aspirazione dedicati, che convoglieranno l’aria in appositi sistemi di filtraggio e depurazione.
ll progetto, ovviamente, è solo alla prima fase dell’iter autorizzativo, che ora dovrà arrivare dalla Regione Umbria. Quest’ultima, intanto, ha già indetto una conferenza di servizi preliminare prevista per il 23 febbraio prossimo, a cui parteciperanno Comune di Gualdo Tadino e gli altri enti preposti.