Impianto di cremazione a Cannara, le "royalties", l'inquinamento e le "bugie" - Tuttoggi.info

Impianto di cremazione a Cannara, le “royalties”, l’inquinamento e le “bugie”

Flavia Pagliochini

Impianto di cremazione a Cannara, le “royalties”, l’inquinamento e le “bugie”

Sab, 26/08/2023 - 09:23

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Un investimento da quasi due milioni e mezzo di euro, per l’impianto di cremazione ma anche per l’ampliamento del cimitero, di cui si farà carico una società privata e che in cambio avrà la concessione del terreno per trent’anni. Sono i piani della giunta Gareggia per il cimitero comunale di Cannara, come si legge nella delibera del consiglio comunale del marzo scorso.

Contro il progetto dell’impianto di cremazione, che la giunta Gareggia ha portato anche in campagna elettorale e che è stato inserito, insieme all’ampliamento del cimitero, tra le previsioni del piano triennale delle opere pubbliche lo scorso febbraio, si batte un gruppo di cittadini di Cannara (tra l’altro perché il forno verrà costruito vicino ai campi di cipolla) ma – a leggere la delibera – l’iniziativa è uno dei tanti project financing cui negli ultimi anni ricorrono i Comuni per far fare i lavori ai privati risparmiando i soldi e in cambio della gestione/concessione del bene e servizio.

Impianto di cremazione a Cannara, il progetto e i vantaggi per il Comune

Il tutto partendo dalla premessa che si aiuterebbe il Comune – visto che a Cannara è “necessario ed indifferibile ampliare l’offerta di strutture funerarie attesa la loro esigua disponibilità residua“, visto che ci sono più solo 15 loculi a fronte di un dato medio di 15 nuove concessioni annuali, con un numero di decessi stimato – sempre su base annuale – di circa 50 cittadini residenti, e che non basta realizzare altre strutture senza realizzare anche un impianto crematorio – ma anche la cittadinanza. Nella delibera di giunta si spiega infatti che il Comune ha considerato un 10% di “royalties” (ossia diritti, così si legge sul documento) sulla cremazione dei non residenti, un minimo di 50.000 euro l’anno per tutta la durata della concessione, la gratuità della cremazione per i cannaresi e un contributo una tantum di 50.000 euro in opere da realizzarsi su indicazione del Comune.

Certo di solito con il project financing vengono realizzati parcheggi o altre opere e non di un impianto che richiede la massima cautela in quanto potrebbe emettere dei composti pericolosi. Ma il Comune punta al risparmio, visto che nella delibera si legge che l’azienda privata ha inviato una proposta di investimento pari ad € 2.360.092,8, IVA inclusa, di cui € 1.589.028,77 per lavori edili, e, in particolare “per la costruzione del tempio crematorio ad una linea, completo in ogni sua parte,

  • costituito da aree visitabili (sala del commiato, zona attesa, zona uffici, servizi igienici per il pubblico)
  • ed aree non visitabili (zona di introduzione, zona cella frigorifera, centrale termica ed impianti tecnologici, ingresso separato per il feretro, sala travasi)”.

A ciò si aggiunge la costruzione di 184 loculi con 16 ossarine, 20 cappelle gentilizie da 10 posti con relativi ossari, “sistemazione e finitura delle aree cimiteriali, viali di accesso, urbanizzazioni e quant’altro necessario per rendere le nuove opere funerarie perfettamente funzionali ed efficienti. Tra queste: rete di smaltimento delle acque meteoriche, rete idrica, rete elettrica e di pubblica illuminazione, con tutti i necessari allacci ed eventuali ampliamenti alle reti esistenti”.

Nella delibera portata in approvazione al consiglio comunale si legge che “l’attuazione della proposta consentirebbe il soddisfacimento del fabbisogno esposto in premessa, senza alcun impegno di risorse proprie dell’ente, né ricorso ad indebitamento, giacché la proposta non richiede alcun esborso a carico del Comune; il trasferimento ovvero l’allocazione del rischio di costruzione e gestione dell’opera in capo all’operatore privato, che possieda professionalità adeguata a tali fini; il raggiungimento della condizione ottimale dei costi complessivi del Progetto e della qualità dei servizi erogati, vale a dire una gestione orientata all’efficienza per un arco temporale di medio-lungo periodo”.

Impianto di cremazione, Insieme per Cannara: “Contrari alla sua realizzazione, le motivazioni”

Questa la posizione del Comune, ma la minoranza promette battaglia sull’impianto di cremazione: “In merito all’impianto di cremazione da realizzare a Cannara – scrivono Alessia Sirci, Sandra Ceppitelli, Sabina Battista e Giorgio Maria Bizzarri – come gruppo consiliare di Insieme per Cannara ci siamo già espressi sia in campagna elettorale sia nel primo Consiglio Comunale. Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di quest’opera per diversi motivi: crediamo, innanzitutto, che Cannara non abbia bisogno di questo tipo di investimenti, realizzati da privati e che lasciano sul territorio pochissimo. Infatti, i 50mila euro annui che il privato corrisponderebbe al Comune in cambio della concessione per 30 anni del terreno, sono assolutamente piccolezze rispetto ai grandi ricavi economici che queste strutture garantiscono. Inoltre ci preoccupa la difficile gestione delle emissioni inquinanti, soprattutto nella parte legata ai controlli che, come dimostrano i molteplici casi registrati in altre regioni italiane, sono sempre saltuari e portano alla chiusura degli impianti”.

E se il sindaco Gareggia, intervistato dal Tg3, ha parlato di “una proposta che ha fatto il privato su cui il Comune non si è espresso: non è di nostro interesse altrimenti avremmo fatto un nostro progetto“, i consiglieri di minoranza si dicono “veramente sconcertati dalla facilità con cui il sindaco Gareggia riesce a mentire anche di fronte all’evidenza. Recentemente intervistato ha dichiarato che il Comune non si è espresso in merito alla questione, nulla di più falso. Il progetto è stato approvato negli scorsi mesi sia dalla Giunta che dal Consiglio Comunale, in cui è stato difeso strenuamente dal sindaco. Per tutti questi motivi aderiamo e sosteniamo la raccolta firme promossa dal Comitato cittadino“.

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