La vicenda è nota. Nel tardo pomeriggio del 25 aprile il Partito Democratico di Spoleto, per la penna di un esponente dello stesso e così intitolato (citiamo testualmente) “Commissione Comunicazione e Organizzazione Pd Spoleto – Portavoce Gruppo Consiliare Pd Spoleto”, spedisce alle redazioni della stampa umbra, da un indirizzo mail presumibilmente ufficiale del Pd (con tanto di logo), una nota stampa contenente sia un comunicato a firma del Gruppo consiliare, oltre al testo integrale di una interpellanza che nella nota si da per “presentata”.
Il contenuto del comunicato è stato pubblicato integralmente da alcune testate locali, incluso Tuttoggi.info (CLICCA QUI) nella giornata del 26 aprile e riguarda un presunto abuso compiuto da associazioni sportive per l’uso improprio degli impianti sportivi di proprietà del comune e del conflitto di interessi che riguarderebbe il consigliere con delega allo sport, Roberto Settimi, ex dirigente di una società citata nell’interpellanza, e del quale il Pd richiede le dimissioni.
Ecco il testo integrale della interpellanza spedita dalla mail ufficiale del Pd Spoleto il 25 aprile, così come appariva anche sul sito del partito, ancora ieri sera alcune ore dopo la chiusura del Consiglio comunale:
A TO risulta che nessuno abbia pubblicato il testo dell’interpellanza allegata che del resto ricalca il tenore del comunicato citando esattamente sia il nome del consigliere che della società sportiva.
Una questione delicatissima, che secondo la nota del Partito Democratico ricopriva anche profili di legalità. Insomma un vero scossone che dalla normale dialettica politica trasferiva la discussione sul piano strettamente legale.
Chi manda cosa e a chi – In un paese normale, chi manda una simile nota e costruisce l’interpellanza come atto di denuncia politica, richiamando al rispetto delle regole e della legalità, si assume la responsabilità di ciò che dice e, se c’è ancora un barlume di intelligenza che riluce da qualche parte, è normale che tutto ciò sia una notizia. Un giornale senza tanti fronzoli non fa che riportare il contenuto dell’accusa lasciando aperta la porta al contraddittorio di chi si dovesse sentire attaccato ingiustamente. In questo caso però il Partito Democratico di Spoleto fa qualcosa in più, ne fa un atto politico e, almeno così asserisce la nota inviata il 25 aprile, lo consegna alla città per il tramite del Consiglio comunale. Il luogo dunque dove discutere. Correttamente quindi le testate giornalistiche interessate hanno pubblicato la nota integralmente accompagnandola, in alcuni casi, con due righe semplici di introduzione. Nulla di più, nulla di meno.
Il miracolo – Ma le virtù taumaturgiche del Partito Democratico spoletino, che ricordiamo è attualmente commissariato, sono note. Hanno anche il crisma della eccezionalità spirituale, tanto che Spoleto diventa un esempio noto a livello nazionale. Come Gesù, quando alle nozze di Cana trasformò l’acqua in vino, così il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Spoleto in meno di 24 ore ha trasformato una interpellanza durissima, con fulmini e saette e richiesta di dimissioni contro un consigliere con delega allo sport, in un foglietto scritto in inchiostro simpatico, al profumo di viola mammola. Nel Consiglio comunale celebrato ieri pomeriggio, al momento delle comunicazioni, l’autorevole consigliere Paolo Martellini si è alzato in piedi ed ha compiuto il miracolo in nome e per conto del Gruppo Consiliare del Pd, lo stesso che 24 ore prima aveva praticamente evocato il “muoia Sansone con tutti i Filistei”.
Sventolando all’aria un foglio, Martellini proferisce la formula divinatoria, “a rettifica di quello che è uscito oggi sulla stampa, il nostro gruppo comunica che non è stata presentata alcuna interpellanza a riguardo, anzi lo facciamo adesso e questa è la nostra interpellanza sugli impianti sportivi. Quel documento non appartiene a noi, non appartiene al gruppo consiliare del Pd”, il tutto ovviamente davanti allo sbigottimento dei giornalisti presenti a palazzo comunale e a quelli collegati in streaming.
Con una zampata, da politico consumato, il Presidente del Consiglio comunale, Giampiero Panfili, si fa consegnare la santa reliquia e ne dà lettura al Consiglio, fissando quindi il gesto prima che lo stesso si trasformi in un secondo miracolo a seconda della necessità.
L’interpellanza miracolata – Nel nuovo testo sparisce tutto, nome del consigliere, nome della società, riferimenti, fatti e circostanze, tric trac e bombe a mano. Il nulla profumato ed impalpabile, un borotalco di gran lusso adattissimo al posteriore dei bambini in fasce.
Ecco il documento recapitato nella tarda serata di ieri alle redazioni per il tramite della mail personale della consigliera Pd Laura Zampa:
Al Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto
Al Sindaco del Comune di Spoleto
OGGETTO: Interpellanza su utilizzo improprio degli impianti sportivi. ( con risposta in Consiglio Comunale )
PREMESSO
Che a Spoleto il problema dell’impiantistica sportiva è particolarmente grave e preoccupante, presentando aspetti di criticità dal punto di vista della funzionalità degli stessi impianti e del livello di degrado che presentano alcuni;
APPURATA
l’elevata funzione sociale cui gli stessi impianti sportivi assolvono e l’utilizzo talvolta improprio che viene fatto di essi da parte di singoli utenti e società sportive, in relazione all’alto numero di utenti ed alla crescente domanda da parte delle stesse società ed associazioni sportive;
CONSIDERATO
che sembrerebbe che alcune associazioni sportive ed alcuni utenti utilizzino talvolta le strutture sportive, ed in special modo il Pala Rota e la pista di atletica, senza autorizzazione da parte degli uffici comunali;
INTERPELLANO
Il signor Sindaco, affinché riferisca
– se risponde a verità che alcune società avrebbero utilizzato il palazzetto dello sport “don Guerrino Rota”, o altre strutture sportive, in orari durante i quali lo stesso non è occupato per attività sportive e scolastiche;
– se risponde a verità che talune associazioni o singoli utenti siano in possesso delle chiavi per accedere al Pala Rota o ad altre strutture sportive;
– se risponde a verità che accade talvolta che le ore in cui l’impianto è stato utilizzato non siano state autorizzate dall’Ufficio Sport del Comune di Spoleto, né segnalate allo stesso per il regolare pagamento;
– quali provvedimenti il Sindaco voglia adottare nei confronti delle società e degli utenti che eventualmente adoperassero impropriamente gli impianti di cui sopra.
IL GRUPPO CONSILIARE PD SPOLETO
Maggioranza paralizzata – Dai banchi della maggioranza, dove si stavano affilando i coltelli per una discussione al calor bianco, qualcuno vacilla e iniziano i bofonchiamenti per mancanza di oggetto del contendere. Ufficialmente dunque l’interpellanza kamikaze non esiste più, è svampata. Chi rimane con il cerino in mano è, o dovrebbe essere, la stampa, rea di aver creduto che in una mail ufficiale del Pd, con tanto di firma da parte di chi invia, titoli altisonanti e bollo a suggello, vi fosse un documento realmente partorito dal Pd di Spoleto e non una farneticazione farlocca con accuse un tanto al chilo.
Sempre nel paese normale, di cui sopra, ci si sarebbe aspettato che qualche politico della maggioranza si alzasse a chiedere conto di chi mentiva davanti al Consiglio comunale, se il Pd commissariato o il portavoce del Pd commissariato. Ma chi era collegato in streaming e chi era presente in Consiglio non ha visto nulla di tutto ciò.
E visto che l’ora di cena si avvicinava e che un dibattito avrebbe causato qualche ulteriore danno o miracolo, non si sa, in un soffio è sparito il numero legale e la seduta è stata sospesa.
La stampa corretta e chi mente – In questa vicenda, Tuttoggi.info risponde ovviamente per sé e della sua correttezza professionale. Il consigliere Martellini e per lui l’intero Gruppo consiliare Pd hanno un bel dire che, “a rettifica di quello che uscito oggi sulla stampa”, il documento miracolato e presentato ieri in Consiglio è il solo ed unico. Ci dispiace, ma i documenti sono inequivocabilmente due, e se nessuno nel Consiglio comunale lo chiede allora lo chiediamo noi: “chi sta mentendo?”. Lo affermiamo con forza anche perché, se non bastasse la mail fino ad alcune ore fa sulla homepage ufficiale del sito del Partito Democratico di Spoleto era pubblicata proprio la nota stampa e l’interpellanza arrivata nelle redazioni il 25 aprile, con tanto di nomi e cognomi etc. (scanso equivoci abbiamo sopra pubblicato lo screenshot della pagina alle 00:00 di questa notte ndr).
Lo chiediamo formalmente non solo agli attori del miracolo, ma anche ai vertici del partito regionale e sopratutto al commissario inviato dal Pd a Spoleto, Carlo Antonini, di cui stimiamo la correttezza e l’onestà intellettuale.
E visto che al momento qualsiasi comunicazione proveniente dal Pd di Spoleto rischia di essere inattendibile, in attesa di sapere formalmente quale sia il canale ufficiale da cui attingere le informazioni, senza poi che un gruppo consiliare qualsiasi “rettifichi” alcunché senza ragione, questa testata sospende temporaneamente e precauzionalmente la pubblicazione dei comunicati stampa del Pd Spoleto.
Perché in buona fede si, ma tonti proprio no!
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